Volontari in stazione per aiutare i senzatetto


Pubblicato il 06.03.2013 in News Sociale

I volontari si sono avvicinati con garbo ai senza fissa dimora, gli hanno parlato dei rischi nel dormire tutte le notti all’interno della stazione ferroviaria centrale e, alla fine, hanno convinto i clochard a lasciare le panchine e i giacigli di fortuna per spostarsi altrove. È trascorsa senza troppi scossoni la prima sperimentazione tra associazioni di volontariato, forze dell’ordine e comune di Pescara per gestire una quarantina di senzatetto che, ogni notte, si accampano all'interno della stazione ferroviaria. La collaborazione trasversale servirà ad aggirare la chiusura notturna, prima annunciata e poi sospesa da Trenitalia.

I gruppi di volontari hanno sfoderato tutta la loro professionalità per una difficile opera di persuasione e formazione, in modo da convincere e aiutare i senza fissa dimora a sistemarsi in una prima zona specifica all'interno dell'atrio della struttura ferroviaria. L’area è stata individuata dal sindaco Luigi Albore Mascia di concerto con la Rete Ferrovie Italiane «in modo da evitare l'invasione e l'occupazione indiscriminata di ogni spazio libero, cercando soprattutto di liberare i box-sale d'attesa al coperto situati al primo piano della stazione, in corrispondenza del primo binario, di fronte alla stazione della PolFer, box che cercheremo di restituire all'utenza dello scalo».

L’operazione di ieri sera è stata gestita dal primo cittadino, in collaborazione con l'ingegnere delle Ferrovie Luciano Frittelli, con la partecipazione del prefetto di Pescara Vincenzo D'Antuono e dell'arcivescovo Monsignor Tommaso Valentinetti.

«Con il Centro operativo sociale, gestito da Asso», ha detto l'assessore alle Politiche sociali Guido Cerolini al termine dell’operazione, «abbiamo garantito il trasporto negli alberghi convenzionati delle donne che normalmente dormono nella stazione: una sola quella che abbiamo trovato nella struttura e che abbiamo convinto a lasciare le panchine per trasferirsi al caldo. Il nostro obiettivo è quello di superare, insieme, l'ultimo colpo di coda dell'inverno, con le gelate notturne e le temperature estremamente basse all'alba, facendo slittare, temporaneamente, l'annunciata chiusura notturna della stazione, che avrebbe determinato un evidente disagio sociale sul territorio, in attesa dell'apertura del dormitorio Cittadella della Carità in via Alento, prevista a fine maggio»