In Texas homeless come antenne per connettersi al web
C'è chi si apposta fuori da una caffetteria per navigare su internet e chi va in cerca di un senzatetto. Ad Austin, in Texas, 13 persone senza fissa dimora sono diventate per qualche giorno delle antenne wifi a disposizione dei passanti. L'idea degli Homeless Hotspot è stata dell'agenzia di marketing Bartle Bogle Hegarty, che in occasione del South by Southwest Interactive, il Festival dell'innovazione americana, ha reso i senzatetto dei veri e propri punti di accesso alla rete in giro per la città.
A SPASSO PER LAVORO. Armati di dispositivi 4G, biglietti da visita, magliette di riconoscimento e un numero di telefono gli Homeless Hotspot sono così riconoscibili. Chiunque voglia connettersi al web non deve far altro che fermarli, pagare con carta di credito e navigare liberamente. Per il servizio i senzatetto ricevono 20 dolari al giorno, più qualsiasi donazione extra.
Giusto utilizzare i senza dimora come infrastutture?
In rete però è scoppiata la polemica: siamo davanti a un intervento socialmente utile o all'ennesimo caso di umiliazione? A sollevare il caso è stato il giornalista del New York Times David Gallagher, che ha paragonato gli uomini a infrastrutture. Il creatore della campagna pubblicitaria, Saneel Radia, ha spiegato però che l'idea non è mai stata quella di trasformare dei barboni in infrastrutture: «Volevamo dargli l'opportunità di guadagnare qualcosa senza che fossero costretti a chiedere l'elemosina».
RETRIBUZIONE ONESTA. L'iniziativa infatti è stata pensata in collaborazione con l'associazione First Step, che si occupa di dare accoglienza e sostegno ai senzatetto americani. I diretti interessati però sono soddisfatti. Ne è convinto Clerence, che ha perso tutto a causa dell'uragano Katrina: «Tutti pensano che mi stiano fregando, ma io non credo. Amo parlare alla gente e questo è un lavoro. Un'onesta giornata di lavoro retribuito».