Una struttura per gli homeless dedicata a Enzo Jannacci


Pubblicato il 03.04.2013 in News Sociale

 

La proposta lanciata su Facebook dall’assessore alle Politiche sociali di Milano Majorino. Ed è proprio ad una delle canzoni più celebri del cantautore che si ispira il nome del giornale di strada Scarp de' Tenis

 

 

A Enzo Jannacci sarà dedicata una struttura che assiste i senza dimora. La proposta è di Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano, che su facebook ha scritto: "Jannacci è stato un grandissimo artista. Dolce e dirompente. Ed è stato nel mezzo. Ha raccontato i margini. Per questo troveremo il modo di dedicargli un luogo di una delle strutture che si occupano di senzatetto".

Ed è proprio ad una delle canzoni più celebri di Jannacci che si ispira il nome di un giornale di strada nato a Milano, Scarp de' Tenis. "Jannacci è stato il nostro padre battezzatore - scrive il direttore Paolo Brivio sul sito del giornale-. Perché le scarpe da tennis che compaiono sin dal primo numero (era il 1994) nella nostra testata, erano quelle indossate dal barbun avviato sullo stradone per l’Idroscalo, che lui aveva cantato in una Milano ormai consegnata ai ricordi, una città in tumultuosa trasformazione, tanto ottimista da saper guardare con tolleranza e con (relativa) simpatia anche ai marginali e agli originali che la popolavano, senza avvertire l’istintiva, impaurita inclinazione allo sgombero, alla rimozione, alla criminalizzazione, che si sarebbe fatta largo nei decenni successivi. Enzo Jannacci aveva scritto El purtava i scarp del tennis (unanimemente riconosciuto come uno dei suoi capolavori) nel 1964, insieme a Dario Fo. Ed esattamente tre decenni dopo Pietro Greppi, pubblicitario milanese, aveva avuto l’idea di utilizzare l’immagine delle scarpe da ginnastica per dare nome al giornale di strada, scritto e venduto da persone senza dimora, che aveva fondato a Milano". Jannacci ai poveri e agli ultimi si è dedicato anche da medico, nel 1997, come volontario dell'associazione Naga, che offre assistenza medica a immigrati e senza dimora. (dp) 


Fonte: Redattore Sociale