Circa il 30% dei pugliesi è in condizioni di povertà. Il dato è emerso dall’«Indagine sulle condizioni economiche delle famiglie numerose e con minori», realizzata dalla Fondazione G. Brodolini in collaborazione con il Consorzio Meridia e coordinata dal prof. Vito Peragine dell’Università di Bari.
I dati della ricerca sono stati presentati nei giorni scorsi nel corso del convegno «Povertà e politiche sociali in Puglia» organizzato da Regione Puglia - assessorato al Welfare, Fondazione Giacomo Brodolini di Roma e Consorzio Meridia di Bari. Hanno partecipato il direttore della Fondazione Brodolini Diego Teloni, il presidente di Confcooperative Puglia Gianfranco Visicchio e Anna Maria Candela, dirigente responsabile del servizio programmazione sociale e integrazione sociosanitaria della Regione Puglia e Michele Raitano (Università di Roma La Sapienza).
Dall’indagine, realizzata su un campione di 20.492 famiglie e 51.196 individui in Italia e 1.004 famiglie e 2.760 individui in Puglia, è emerso che se nel Mezzogiorno la percentuale di diffusione della povertà è del 32,92% contro una media nazionale del 18,48%. In Puglia tale percentuale è del 28,69%. La soglia di povertà, ovvero il livello di reddito annuale sotto il quale si è dichiarati poveri è pari ad euro 8.572 per famiglie composte da una persona per arrivare sino a 23.044 per nuclei di cinque componenti.
Per quanto concerne la gravità della situazione in Puglia, misurata dall’incidenza per classi di gravità, risulta che in Puglia quasi il 20% delle famiglie versa in una condizione di assoluta povertà mentre poco più dell’11% sono quelle appena povere e il 12% sono a rischio povertà. La media nazionale mostra invece il 10,37% di famiglie sicuramente povere, l’8,11 appena povere e l’8,77 a rischio povertà.
L’intensità della povertà, ovvero di distanza media tra il reddito dei poveri e la soglia di povertà, presenta invece le seguenti percentuali: 31,82% per la media nazionale, il 34,81% nel Mezzogiorno e il 34,49 in Puglia.
Le stime sulla diffusione e l’intensità della povertà testimoniano pertanto, riferite ai dati nazionali, una situazione drammatica per la Puglia. Qualora invece venga effettuato un confronto con l’area del Mezzogiorno, la Puglia rientra tra le regioni più virtuose, presentando indici di povertà più bassi rispetto alla realtà meridionale.
Guardando alle categorie più colpite, l’indagine mette in luce una mappa del rischio di povertà che pesa soprattutto su giovani, famiglie numerose, lavoratori (più che i pensionati), donne, persone poco istruite.
Le relazioni sono state commentate da Elena Granaglia, docente dell’Università Roma Tre e già componente della Commissione di indagine sull’esclusione sociale del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e da Paolo Liberati, docente dell’Università Roma Tre. Sono intervenuti anche l'assessore regionale al Welfare Elena Gentile e gli assessori comunali al Welfare Ludovico Abbaticchio e all’Economia e Finanze Giovanni Giannini.