Un secondo decreto flussi e sanatoria per il bonus bebé: la decisione in Consiglio dei ministri


Pubblicato il 21.07.2006 in News Sociale

Due i provvedimenti sul fronte immigrazione: autorizzata la riapertura delle quote per ulteriori 350mila lavoratori extracomunitari e bloccata la restituizione dei 1000 euro ritirati dagli stranieri senza averne diritto.

Bonus bebé e decreto flussi: due provvedimenti attesi ed annunciati che oggi hanno avuto il via libera dal Consiglio dei ministri. Autorizzata la riapertura delle quote per ulteriori 350mila lavoratori extracomunitari, che sommati ai 170mila previsti nel precedente decreto,  andranno a soddisfare le 520mila domande presentate dai datori di lavoro. Secondo il Ministro Ferrero non si tratta di ingressi indiscriminati in quanto a queste persone - tra l'altro già in Italia - possono garantire un lavoro e un alloggio i datori di lavoro: "Il nuovo decreto prende atto della  realtà delle domande e colma questo gap di 350mila richieste che  altrimenti sarebbero rimaste inevase". Il Ministro ha anche sottolineato il valore economico per il Paese del provvedimento stimando in contributi previdenziali e fiscali introiti per circa 1,5 milardi. Il provvedimento sarà efficace  entro la fine di settembre, poiché ora passa all"esame delle Commissioni competenti.

Il Consiglio dei ministri ha dato inoltre disposizione al ministero dell'Economia di fermare le richieste di restituzione del bonus bebè di 1000 euro ai cittadini immigrati e delle successive multe applicate dopo la denuncia. La possibilità di una sanatoria per intervenire sulla questione era stata già avanzata da Giuliano Amanto (Interno), Rosy Bindi (Politiche per la Famigli) e Paolo Ferrero (Solidarietà sociale). Oggi, quello che dovrebbe essere l’ultimo atto di queste complicata vicenda. Soddisfatto il Movimento Difesa del Cittadino che ha subito:  “Finalmente una decisione intelligente, dopo l’improvvisazione e il disordine con cui il ministro Tremonti ha gestito il bonus bebè – ha commenta Antonio Longo, presidente del Movimento Difesa del Cittadino -  Tremila cittadini stranieri rischiavano di finire sotto processo per aver ritirato il bonus bebè, pur non avendone diritto, a causa delle informazioni arrivate alle loro famiglie da parte del Ministero dell’Economia e dell’Inps. La restituzione dei bonus era una richiesta vergognosa che metteva il sigillo a un quinquennio di Governo che non si è curato delle fasce più deboli della società. Questa notizia e quella del via libera del Consiglio a una nuova quota di ingressi per i lavoratori extracomunitari (350 mila nuovi ingressi) fanno sperare che in futuro saranno evitate altre assurde discriminazioni”.

Redattore Sociale