Un ''caffè pagato'' per gli homeless di Napoli


Pubblicato il 29.04.2008 in News Sociale

Accordo tra Gran Premio Lotteria di Agnano e Binario della Solidarietà: in circa 60 bar, identificati da una scritta sulle vetrine, si può lasciare un contributo che sarà devoluto alla Caritas il 4 maggio.
 
Riprende una bella usanza napoletana: l’iniziativa “Un caffé pagato” promossa dal Gran Premio Lotteria di Agnano a favore del Binario della Solidarietà, il centro della Caritas diocesana di Napoli per l’accoglienza dei senza dimora. Il caffé pagato è quello che si lascia al bar per il prossimo cliente, un amico o anche uno sconosciuto: un gesto di prossimità che lo storico Gran Premio di Napoli adotta grazie a un accordo siglato con la Fipe, la Federazione Italiana pubblici esercizi. L’accordo prevede che in una sessantina di bar e caffetterie di Napoli e provincia, identificati da uno speciale segnale sulle vetrine, chiunque desideri contribuire al sostegno del progetto per i senza dimora possa lasciare un "caffè pagato" in favore del Binario della Solidarietà. Il contributo raccolto sarà devoluto alla Caritas Diocesana di Napoli domenica 4 maggio, in occasione della gara internazionale di trotto in programma all'ippodromo napoletano.


Si tratta di una delle iniziative di beneficenza legate al 59° Gran Premio, per le quali è in programma questo pomeriggio al Binario della Caritas (in via Taddeo da Sessa, nei pressi della Stazione Centrale) la cerimonia di consegna della scultura simbolo l’Albero della Solidarietà. “La povertà in Campania – spiega il direttore della Caritas diocesana di Napoli, don Gaetano Romano - è un fenomeno in aumento: la percentuale di poveri è al 22%, praticamente il doppio di quella del Paese. In un territorio in cui le aziende chiudono, si perdono posti di lavoro, non si crea occupazione e si incrementa, di conseguenza, il numero dei poveri, è importante sollecitare la carità cristiana, prendendo alla lettera la parola di Gesù “I poveri li avrete sempre con voi” e fare uno sforzo comune per aiutare chi vive in condizioni di povertà ad uscirne”.
 

 

Redattore Sociale


Autore: ip