Tra il 2001 e il 2005 raddoppiato il consumo di cannabis e di cocaina


Pubblicato il 13.07.2006 in News Sociale

Relazione al Parlamento. L'uso delle droghe pesanti è però disapprovato e percepito come rischioso. Maggiore tolleranza sulla cannabis: nel 2005 3,8 milioni di italiani l'hanno usata. In aumento i poliassuntori.

Aumenta la diffusione del consumo di droghe illegali nella popolazione e il numero di poliassuntori di sostanze stupefacenti, nonostante che l’uso di eroina e di cocaina sia disapprovato e percepito come rischioso. Maggiore tolleranza si rileva invece rispetto ai consumi di cannabis. Circa 9 milioni di persone approvano l’utilizzo di cannabis e lo ritengono non dannoso per la salute. Si stima che, nel 2005, 3 milioni e 800mila italiani abbiano fatto uso di cannabis (contro i 2 milioni del 2001): fra questi, mezzo milione ha fra i 19 e i 21 anni. Sono alcuni dati evidenziati dalla “Relazione al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia 2005”, presentata oggi alla stampa presso il ministero della Solidarietà sociale, nella sede di via Fornovo. Raddoppiati i consumatori di cocaina, che passano da 350.000 stimati nel 2001 a 700.000 stimati nel 2005. In calo, invece, gli utilizzatori di eroina. Triplicano dal 2001 coloro che fanno uso di allucinogeni e stimolanti. Si stima che lo scorso anno oltre 2 milioni di italiani abbiano fatto uso associato di più sostanze illegali. Ogni anno 29.000 persone iniziano ad abusare di eroina e 9.000 di cocaina. “La diffusione del consumo permane in costante aumento per tutte le sostanze illegali, dalla cannabis alla cocaina; anche per la stessa eroina, pur stimata in regressione d’uso, il dato è controverso se si considera il leggero incremento, in valori assoluti, delle domande di trattamento presso i servizi da parte dei consumatori di tale sostanza e il costante aumento della stima, negli ultimi 8 anni, di coloro che iniziano l’uso”, riferisce la Relazione.

In crescita negli ultimi anni il fenomeno dell’uso combinato di sostanze. Dagli studi campionari di popolazione risulta che il 7% dei soggetti intervistati (15-54 anni) e l’8% degli studenti ha fatto uso nella vita di più sostanze illegali. Si evidenzia, fra i consumatori (15-54 anni) di sostanze illegali, un abuso di alcol nell’8% dei casi e un diffuso utilizzo di psicofarmaci (12%). Il 14% degli studenti che ha riferito l’uso recente di sostanze illegali si è ubriacato nei 30 giorni precedenti all’indagine ed 24% ha assunto psicofarmaci. L’1,8% degli intervistati (15-54 anni) ha riferito uso combinato di sostanze negli ultimi 12 mesi e nella maggior parte dei casi la cannabis è stata una delle sostanze utilizzate. “Questo dato proiettato sulla popolazione generale di pari età porta ad una stima di oltre 560.000 persone e di circa 145.000 studenti che nel corso del 2005 hanno fatto uso combinato di più sostanze di cui nel 98% dei casi una di esse è la cannabis”, fa notare la ricerca. Uno dei principali fattori di rischio associato all’uso di sostanze illegali è quello di aver fatto o fare uso di tranquillanti e/o sedativi (psicofarmaci). Tabacco e alcol sono le sostanze di iniziazione per la maggioranza dei consumatori di droghe. In crescita negli ultimi anni il fenomeno dell’uso combinato di sostanze. Alcol, tabacco e psicofarmaci sono le sostanze legali utilizzate in combinazione con le illegali. Se per l’85% degli soggetti che hanno riferito uso di cocaina e per il 74% di coloro che ha usato eroina la sostanza psicotropa illegale di iniziazione è stata la cannabis, la maggior parte dei consumatori di cannabis (75%) resta “fedele” alla propria sostanza di iniziazione.

Quindi – fa notare la Relazione – “il consumo delle sostanze illegali non è scollegato dal più ampio fenomeno dell’assunzione delle droghe legali: due dati “indiziari” della Relazione indicano come, in un campione rappresentativo della generalità degli italiani, il 21,6 % dichiari di aver abusato d’alcool e il 10,8% di tranquillanti-sedativi (psicofarmaci) nell’ultimo mese precedente la rilevazione”.


Autore: lab
Fonte: Redattore Sociale