Cinque macroaree di intervento, stanziate risorse regionali per circa 4milioni di euro annui. In programma la nascita dell'Agenzia della pace e cooperazione. Toschi: ''La politica è grande quando crea condizioni per affermare i diritti''.
Non una mera distribuzione di risorse, ma un importante strumento per contribuire a costruire la pace: questo – nelle intenzioni e nell’auspicio dell’assessore della giunta toscana alla cooperazione internazionale, perdono e riconciliazione fra i popoli – il senso del piano regionale per la cooperazione internazionale per gli anni 2007-2010, approvato ieri dal Consiglio regionale. “Tramite la cooperazione vogliamo costruire rapporti duraturi e di crescita reciproca con le comunità – ha sottolineato Toschi – che non siano soltanto economici, ma anche sociali e politici, capaci di favorire la crescita e il consolidamento democratico delle istituzioni e rafforzino, passo dopo passo, il cammino per la pace”. Il nuovo piano toscano prevede lo stanziamento di risorse regionali di circa 4 milioni di euro annui, ai quali si aggiungeranno le risorse derivanti da programmi statali e comunitari e finanziamenti privati. Cinque le macroaree di intervento previste: Africa, Mediterraneo e Medio Oriente, Europa Centro orientale e sud orientale, America Latina e Asia. Particolarmente rilevante l’attenzione rivolta verso l’Africa, il Medio Oriente e i Balcani.
“Gli interventi saranno modulati con modalità e caratteristiche diverse – ha aggiunto l’assessore – perché diverse sono le caratteristiche di queste tre macroregioni, che rappresentano le priorità principali dell’azione del triennio: un grande continente come l’Africa, il Medioriente, da decenni protagonista e snodo delle tensioni che si irradiano nel mondo intero, i Balcani, che ancora portano visibili le tracce del recente conflitto. In queste zone, come anche in America Latina e in Asia, gli interventi previsti hanno un comune denominatore: la cooperazione come strumento di ricomposizione e sviluppo”. Per uscire dalla guerra e dalla sua cultura – questo il punto centrale sottolineato dall’assessore – bisogna guardarla con gli occhi delle vittime, in primo luogo i bambini e le donne, che sono le vittime più vittime della guerra, della violenza e della povertà. La politica, dunque, “è grande quando crea le condizioni per l’affermazione dei diritti umani e della democrazia in ogni parte del mondo. Questa è la nostra bussola, che vale anche per la Toscana. Non si tratta infatti di uscire dalla Toscana, ma di fare della Toscana un grande protagonista per costruire un mondo più pacificato”.
Tra le azioni da sviluppare il Piano prevede la creazione del “Tavolo regionale della cooperazione internazionale e della pace”, costituito da rappresentanti degli enti locali (Comuni, Province, Comunità Montane), Università, aziende di gestione servizi pubblici locali, ong, onlus e associazioni impegnate nella cooperazione, organizzazioni sindacali, Aiccre, Istituto degli Innocenti, Istituto Agronomico per l’Oltremare e dai Coordinatori dei tavoli delle 5 aree geografiche. Il tavolo, oltre a rappresentare il luogo dell’analisi e del confronto, è deputato all’individuazione delle opzioni strategiche e delle priorità e all’allocazione delle risorse ai tavoli di area geografica e ai progetti di iniziativa regionale. Cinque tavoli regionali di area geografica – dunque – uno per ciascuna delle 5 macroregioni in cui si articola il piano, integrano il sistema partecipativo, con il necessario approfondimento nelle singole aree di intervento. Per promuovere la massima partecipazione dei soggetti locali impegnati in attività di cooperazione si prevede inoltre di dare impulso, attraverso intese con gli enti locali, alla costituzione di Forum territoriali della cooperazione e della pace, a cui potranno partecipare i rappresentanti di tutte le forme di aggregazione operanti sul territorio. Infine il Piano prevede anche la creazione dell’Agenzia della Pace e della cooperazione e la Conferenza regionale unificata della cooperazione internazionale e della pace, gli strumenti operativi per il futuro del sistema della cooperazione internazionale della Toscana.
Redattore Sociale