Tagli al Fondo sociale? Ferrero: ''No, stanziamenti aumentati di 140 milioni''


Pubblicato il 10.05.2007 in Eventi

Il ministro per la Solidarietà Sociale, soddisfatto dell'esito della Conferenza nazionale delle Regioni, parla di un ''errore di classificazione'' che ha fatto mancare dal computo generale 186 milioni.
 
Il ministro per la Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero, è molto soddisfatto dell'esito della Conferenza nazionale delle Regioni che si è svolta questa mattina a Roma e soprattutto dello stato dei rapporti tra le Regioni stesse e il governo nazionale. Secondo il ministro, infatti, è positivo il via libera dato dai presidenti delle Regioni al riparto dei fondi per le politiche sociali ed è sbagliato ragionare nei termini di tagli alle spese sociali. "Alla fine dei conti - ci spiega Ferrero – gli stanziamenti complessivi per le spese sociali saranno aumentati di 140 milioni rispetto all"anno precedente. Quindi non stiamo parlando di tagli, ma di un incremento delle risorse per le politiche sociali”.

Il governo infatti ha deciso di stanziare 745 milioni per le Regioni e 445 milioni per le politiche per l’infanzia destinate alle aree metropolitane, più altri 186 milioni per ripristinare il Fondo nazionale sociale. L’equivoco sui tagli, spiega ancora il ministro Ferrero, è nato dal fatto che effettivamente c’è stato un “errore di classificazione” che ha fatto mancare dal computo generale 186 milioni. Il governo si è però già impegnato (con il consenso del ministro dell’Economia, Tommaso Padoa Schioppa) a rifinanziare quei 186 milioni che saranno “girati” alle Regioni entro la fine dell’anno.

“Le notizie vere dunque sono due – precisa ancora Ferrero – da una parte la nostra decisione di anticipare lo stanziamento dei fondi prima dell’estate (visto che in genere questi soldi arrivano alle Regioni a novembre) e la seconda notizia è appunto un incremento di 140 milioni sul budget complessivo rispetto alle risorse del 2006”. Oltre tutto, spiega ancora il ministro, sia le Regioni, sia l’opinione pubblica dovrebbero ricordare che siamo passati dai 500 milioni di euro del governo di centrodestra agli 800 milioni, per arrivare a fine 2007 a 945 milioni complessivi da destinare alle spese sociali.

Il ministro Ferrero parla anche delle prossime scadenze politiche a proposito di gestione dei fondi sociali. E’ ovvio che in ballo c’è la discussione sul federalismo e in particolare sul federalismo fiscale. E’ ancora presto per entrare nel merito in modo approfondito, ma secondo Ferrero si tratterà di mantenere un equilibrio tra Stato, Regioni e altri livelli amministrativi. Si tratta quindi di costruire un equilibrio vero tra i vari livelli di decisionalità politica perché lo Stato non può essere ridotto a un semplice elargitore di fondi.
 

Redattore Sociale


Autore: paolo andruccioli