Falciani (Capogruppo Sdi): ''Favorire le misure alternative alla detenzione. In Toscana 3878 detenuti su una capienza massima di 2941''.
Per risolvere i problemi del carcere fiorentino di Sollicciano si cominci con il favorire l'applicazione delle misure alternative alla detenzione”. È quanto ha richiesto Alessandro Falciani, capogruppo dello Sdi. “L'amministrazione comunale, d'intesa con la Regione Toscana e insieme ai nostri parlamentari si potrebbero fare promotori di questa iniziativa - ha spiegato Falciani - ridurre la presenza dei detenuti nelle carceri è la finalità più importante, la sfida del futuro. La giustizia minorile ha dato un forte impulso alla tutela dei diritti fondamentali e alla cura della personalità del minore attraverso misure alternative alla detenzione, come "la messa in prova", che hanno evitato il più possibile la permanenza nelle carceri, misure che hanno prodotto esiti positivi. Oggi, invece, i detenuti adulti nelle carceri in tutta Italia sono addirittura il quadruplo di 15 anni fa, perché la risposta penale è divenuta il modo principale di governare i problemi sociali”.
“In Toscana ci sono 19 istituti di pena - ha ricordato il capogruppo dello Sdi - ospitano 3878 detenuti mentre ne potrebbero accogliere al massimo 2.941. La situazione a Sollicciano è nota, se non altro per avervi tenuto anche un consiglio comunale straordinario lo scorso dicembre. Qui non vi è la garanzia neppure dell'elementare diritto alla salute”. È un tema scomodo, “ma non ci possiamo sottrarre dall’affrontarlo - ha sottolineato Falciani - in nome dei diritti della persona, della convenienza e della convivenza civile. Gli stessi magistrati e dirigenti dell'amministrazione penitenziaria hanno denunciato questo stato di cose a Roma nell'ambito di un convegno sulla riforma dell'ordinamento penitenziario (vedi notiziario del 26/7, ndr). Il problema è molto delicato e solo il centrosinistra ha la cultura e l'equilibrio per risolverlo”.
Redattore Sociale