Social Card: parte la nuova sperimentazione estesa anche a immigrati e senza dimora. Riguarderà solo i Comuni con oltre 250 mila abitanti


Pubblicato il 30.01.2012 in News Sociale

Su pressione delle organizzazioni di volontariato e per paura di una possibile procedura di infrazione della Ue il Governo estende il provvedimento anche agli immigrati ma solo nella parte sperimentale.

La nuova social card, di cui il Governo avvierà la sperimentazione, verrà estesa anche ai cittadini stranieri, comunitari e non comunitari lungo soggiornanti.

È quanto emerso nel corso del Consiglio dei ministri di venerdì scorso che ha inserito la sperimentazione della nuova “carta acquisti” nel dl semplificazioni come intervento che si affiancherà alla “vecchia” carta acquisti nata nel 2008 e che continuerà ad essere distribuita.
La sperimentazione – che si svolgerà soltanto nei 12 Comuni con oltre 250 mila abitanti – potrà contare su risorse per 50 milioni di euro e durerà un anno, e oltre agli stranieri prevede misure più elastiche per far accedere ai benefici anche i cittadini senza dimora.
I Comuni coinvolti dovranno identificare i beneficiari, in base ai criteri stabiliti nel decreto attuativo delle nuove norme, che dovrà essere messo a punto dai ministeri del Lavoro e dell’Economia entro tre mesi dalla data di entrata in vigore del dl. A fare da intermediari nella distribuzione della carta acquisti non saranno gli “enti caritativi”, come prevedeva la legge 10/2011.
Gli enti del terzo settore potranno comunque essere coinvolti nella presa in carico delle persone in stato di povertà, mirata all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale. L’importo accreditato sulla singola carta acquisti non sarà uguale per tutti i beneficiari ma sarà differenziato “in funzione del nucleo familiare e del costo della vita nei Comuni coinvolti dalla sperimentazione”.
Il testo del decreto verrà definito nei dettagli nei prossimi giorni in base anche alla risposta che il Governo sta inviando a Bruxelles sul “EU pilot” ricevuto nei mesi scorsi. Una sorta di avviso, riguardante la prima fase della social card in cui non rientravano i cittadini stranieri, che Bruxelles ha inviato prima di mettere in moto una procedura di infrazione, e del quale stanno per scadere i termini in cui rispondere. La procedura sarebbe infatti diventata realtà tra pochi giorni ed è questo il motivo per cui il Governo aprirà la sperimentazione anche alle due nuove “categorie” di persone povere che erano state finora escluse.
(Al. Col.)