Centomila persone sotto la soglia di povertà, disoccupazione record, aumento degli sfratti, più di seimila senzatetto, 28mila commercianti vittime di usura e carceri sovraffollate. È la fotografia drammatica scattata dalla Comunità di Sant'Egidio nel rapporto sulla povertà a Roma e nel Lazio. "Un quadro a chiari e scuri - spiega Mario Marazziti, il presidente della "piccola Onu" di Trastevere - fatto di giganteschi problemi legati al welfare, tutto familiare e non adeguatamente sostenuto; alla casa e agli alti costi degli affitti per famiglie, immigrati, fuorisede, anziani, a fronte di un numero enorme di case vuote; al mondo degli immigrati, avvertiti come emergenza che vede fallire molte politiche per assenza di conoscenza e cedevolezza agli umori della popolazione; alla percezione diffusa che la vita si sia fatta più dura, che parte della bellezza del vivere a Roma e nel Lazio scivoli via, ripiegandosi in atteggiamenti d'intolleranza".
È una capitale in difficoltà, quella descritta nel rapporto, anzitutto economicamente. Il 4% della popolazione - centomila persone - vive sotto la soglia di povertà, con una spesa sotto i 734 euro al mese nel caso di un single tra i 18 e i 59 anni, mentre per gli over 60 il limite scende a 709 euro. Tanto che Roma è leader tra le province per richieste di prestiti alle banche. Superiore alla media nazionale è anche il tasso di disoccupazione, che si attesta all'8,5%. E se più di 75mila lavoratori mancano del tutto all'appello, resi "invisibili" dal nero, la crisi ha colpito soprattutto giovani e precari, che hanno perso il posto o pagano il prezzo dei contratti a progetto o a termine.
Roma si conferma anche capitale degli sfratti: lo scorso anno una famiglia su 191 ha dovuto lasciare la propria casa per morosità nel pagamento degli affitti, lievitati nell'ultimo decennio del 160%. Ogni giorno, secondo alcune stime, sono 28 i nuclei sfrattati. A non avere per nulla un tetto sono invece circa 6mila persone. Tra queste, 1500 dormono presso strutture parrocchiali, religiose o laiche e 1200 hanno un letto in centri convenzionati con il Comune (600 dei quali sono però disponibili solo nei mesi dell'emergenza freddo). Per gli altri 2300 la dimora è la strada, e quasi mille abitano in insediamenti abusivi. Quanto alle 14 carceri regionali, il dato disarmante parla di 6363 detenuti a fronte di 4661 posti.
In difficoltà, infine, i commercianti: 28mila negozianti, stando solo alle denunce, sono vittime degli strozzini, per un giro di affari di circa 3,3 miliardi di euro. Un fenomeno reso ancor più cupo dal "prestito a giornata": duemila euro da restituire in 24 ore con tassi di interesse anche del 20%.
Una condanna unanime, dopo la presentazione del rapporto, è arrivata dall'opposizione capitolina nei confronti della gestione Alemanno: "Sono indispensabili un Piano straordinario per la persona e una rete di sostegno alle fasce più deboli di una città culla dell'accoglienza, ma governata da una destra incapace di costruirla" ha detto il deputato pd Enrico Gasbarra.