Progetto Buon Samaritano a Torino: anche per l'anno 2005-2006 prosegue il recupero di pane e frutta non consumati nelle mense scolastiche. Saranno dirottati ad alcuni enti assistenziali torinesi.
Il prossimo 19 settembre riprende a Torino la raccolta del pane e della frutta non consumati nelle mense scolastiche. L’iniziativa permetterà di recuperare tutto il pane e la frutta non somministrati agli alunni delle scuole elementari comunali per destinarli ad enti assistenziali.
L’iniziativa è stata avviata lo scorso anno scolastico ed ha avuto un risultato lusinghiero, da gennaio a giugno 2005 sono stati infatti recuperati complessivamente 18.330 kg di prodotti, così suddivisi: 11.260 kg di pane e 7.070 kg di frutta.
Il Comune di Torino, considerato l’esito positivo, ha deciso di riprendere tale iniziativa, che rientra nel Progetto del “Buon Samaritano”, mirato a ridurre gli sprechi alimentari, diminuire la produzione di rifiuti organici, sostenere gli enti assistenziali.
Le ditte fornitrici dei pasti alle 120 scuole elementari torinesi raggiunte dal servizio del Comune (Camst scrl e Sorico spa, Eutourist spa) raccolgono pane e frutta non portata a tavola e la Sotral srl li riporta presso i cinque centri di cottura.
Anche quest’anno sarà l’Amiat ad occuparsi del trasporto successivo, quello dai centri di cottura agli enti assistenziali. Data l’esperienza e la missione sociale, Amiat ha affidato l'incarico al Banco Alimentare del Piemonte e della Valle d'Aosta, quale Onlus in grado di garantire un servizio quotidiano e affidabile in questo ambito. Gli enti assistenziali torinesi che usufruiscono di questo importante servizio, individuati dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Torino, sono la Casa della Divina Provvidenza del Cottolengo, i Servizi Vincenziani, la chiesa di Sant’Antonio da Padova e la parrocchia di S. Luca.
L’iniziativa si concluderà con la chiusura delle scuole nel giugno 2006; l’impegno è di raccogliere tutto il pane e la frutta non consumati dai bambini, soddisfacendo il bisogno di molti indigenti.
Va ricordato che il “Progetto Buon Samaritano” s'ispira alla Legge 155/03 che equipara “le organizzazioni non lucrative di utilità sociale che effettuano, a fini di beneficenza, distribuzione agli indigenti di prodotti alimentari” ai “consumatori finali ai fini del corretto stato di conservazione, trasporto, deposito e utilizzo degli alimenti”.
Redattore Sociale