Secondo l'organizzazione, ''la scommessa è quella di aumentare occasioni di inclusione delle persone immigrate e nello stesso tempo le forme di coinvolgimento in tutti gli ambiti della vita sociale ed economica''.
La decisione del Governo di rimettere mano alla legge sull'immigrazione apportando profonde modifiche alla legge Bossi Fini viene salutata con grande soddisfazione dal mondo di Legacoopsociali.
"Come molte altre organizzazioni del terzo settore che sono impegnate per produrre processi di migliore accesso ai sistema e diritti di cittadinanza e di migliore integrazione sociale per le persone, immigrati compresi - afferma una nota di Legacoopsociali -, abbiamo più volte espresso la esigenza che nel nostro paese si dovesse girare decisamente pagina rispetto al modo e all"approccio con cui in questi ultimi anni si è guardato e legiferato rispetto alla questione immigrazione, valorizzando le migliori pratiche che in questi anni pure si sono espresse e sperimentate su molti territori, spesso in mezzo a grandi difficoltà”.
“Riteniamo importante che nella proposta del Governo si siano cominciate ad affrontare in modo diverso alcune questioni – continua -: le forme e le modalità per regolare l’ingresso in una visione di ampliamento e facilitazione delle possibilità di incontro tra domanda e offerta e rendendo più flessibile il meccanismo dei flussi; la individuazione di meccanismi di rimpatrio non più fondati solo su logiche di ordine pubblico e di misure di coercizione; semplificazione della gestione dei permessi e l’ampliamento delle opportunità in materia; la previsione del diritto di voto amministrativo;interventi specifici a favore dei minori stranieri non accompagnati. Tutti aspetti che però – si evidenzia - dovranno collocarsi in una più ampia e decisa azione di politiche di integrazione sociale ed economica su aspetti decisivi quali il problema della casa e l’accesso vero a tutti i servizi di welfare previsti nel nostro paese, prevedendo il superamento dell’attuale sistema dei centri di accoglienza (CTP e CPA) nella direzione di una 'apertura’ rispetto alla questione fondamentale del rispetto dei diritti fondamentali e di una attenzione prioritaria agli aspetti di accoglienza umanitaria, sociale e sanitaria”.
Legacoopsociali è convinta che “i bisogni di cui sono portatori le persone immigrate hanno bisogno di trovare risposte non solo più adeguate in termini di dignità, rispetto dei diritti, di coesione sociale ma tali da favorire e promuovere gli elementi di positività e ricchezza che il mondo dell’immigrazione porta nei nostri paesi e non solo in termini di lavoro. La scommessa – precisa - è dunque quella di aumentare percorsi e occasioni di inclusione delle persone immigrate e nello stesso tempo le forme di partecipazione e coinvolgimento in tutti gli ambiti della vita sociale ed economica, senza cedere a tentazioni di chiusure identitarie reciprocamente subite”.
“In tale prospettiva – conclude Legacoopsociali - le comunità locali possono divenire i luoghi privilegiati per realizzare alleanze e progettualità tra migranti, organizzazioni di promozione sociale, sindacati, movimenti e reti sociali,istituzioni e amministrazioni pubbliche. Coerentemente a questa visione e alla missione della cooperazione sociale, Legacoopsociali non può che collocare il proprio ruolo e la propria azione nelle politiche e negli interventi verso gli immigrati laddove si promuovono e costruiscono percorsi e progetti di cittadinanza, di promozione sociale, anche laddove si è chiamati a fornire servizi di assistenza e di cura”.
Redattore Sociale