Ordine del giorno integrato in extremis: 775 milioni assegnati alle regioni contro gli 800 promessi. Oltre 44 milioni ai Comuni per gli interventi diretti ai minori, 50 a disposizione del ministero della Solidarietà.
Torna a riunirsi oggi alle 15.45 la Conferenza Unificata delle Regioni e delle Province Autonome. Ordine del giorno integrato in extremis, dopo la convocazione, per consentire ai presidenti di discutere la proposta di riparto del Fondo nazionale per le politiche sociali per l'anno 2006, trasmessa ieri dal Ministro per la solidarietà Paolo Ferrero. Il decreto interministeriale mette a disposizione del Fondo 775milioni per l"anno in corso, non gli 800 annunciati: 500 milioni erano stati già garantiti dalla precedente legislatura ed il Governo Prodi si era impegnato ad aggiungere nel Dpef altri 300. Il Fondo sociale, dimezzato nel 2005 e nel 2006, torna comunque a riconquistare una parte delle risorse tagliate e la ripartizione tra regioni e province autonome, calcolata con le stesse percentuali del 2005, riesce, ad esempio, ad assicurare alla Lombardia oltre 109 milioni, al Lazio più di 66, oltre 77 alla Campania.
Il decreto inoltre fissa in 44.466.940 i fondi destinati ai Comuni per rifinanziare la legge n. 285/97 per interventi diretti ai minori, mette 50.027.000 a disposizione del Ministero della solidarietà sociale e garantisce 775.429.000 all’Istituto Nazionale della Previdenza sociale: più di 326 milioni per assegni ai nuclei familiari, oltre 240 per gli assegni di maternità ed oltre 148 per agevolazioni per genitori con figli con disabilità grave, 3.600.000 infine per indennità ai lavoratori affetti da talessemia. "Un primo punto positivo, ma sicuramente insufficiente per le nostre esigenze - commenta l’assessore del Veneto Antonio De Poli - Calcoliamo che il fondo era di oltre 1 miliardo di euro”. Gli assessori ovviamente puntano al ripristino dell'intero importo almeno per l’anno in corso: 1.757.753.273 euro le risorse che erano previste, calcolate su quelle del Fondo 2004 con le aggiunte degli stanziamenti dedicati alla famiglia e ai nuovi nati dalle finanziarie 2005 e 2006. L’impegno del Ministro Ferrero però, al momento, arriva fin qui.
Redattore Sociale