Per una volta non sono stati loro, i senza fissa dimora, ma gli incuriositi passanti, a sbirciare da dietro le vetrine camerieri in uniforme bianca servire abbondanti piatti di tortellini in brodo nel ristorante più esclusivo della città. Al ‘Diana’ ospiti d’eccezione 50 homeless ospitati nei dormitori di via Capo di Lucca e via del Lazzaretto. “Abbiamo accolto con piacere l’invito che ci è stato rivolto dalle associazioni - racconta Eros Palmirani, comproprietario e direttore del Diana - abbiamo fatto un gesto di solidarietà che siamo disposti a ripetere anche nei prossimi anni.
Secondo me la cosa più bella è stata la disponibilità dimostrata dai camerieri. Tutti hanno acconsentito con piacere a lavorare anche al lunedì, che è il nostro giorno di riposo”. A chi non è riuscito a entrare sono state consegnati pacchi pieni di generi alimentari offerti da Coop Adriatica.
“Ho deciso di promuovere questa iniziativa insieme alle associazioni di volontariato che lavorano con i senza fissa dimora - racconta Roberto Morgantini, ex-responsabile dell’ufficio stranieri della Cgil - per rompere il silenzio che c’è intorno ai problemi di chi non ha una casa, per toglierli dall’invisibilità. Chiaramente questa è un’iniziativa simbolica, ma ha lo scopo di far parlare di un bisogno che c’è - continua Morgantini - per dire che l’assistenza a queste persone non può essere considerata un capitolo di spesa da tagliare come voleva fare il Comune riducendo del 40% i fondi destinati all’emergenza freddo portandola a 19 mila euro per due mesi di attività”.
(FOTOSCHICCHI)
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