L'associazione incrocia i dati 2006 di ministero di Giustizia e Procure: crescono del 30% i casi di abuso sessuale rispetto agli anni precedenti e si abbassa l’età media delle vittime. Più colpite Lombardia, Veneto, Lazio e Campania
“Più bambini abusati. Più pedofili in libertà”: è la denuncia di Massimiliano Frassi, presidente dell’associazione Prometeo, che ha diffuso un report sull’“infanzia violata”, incrociando i dati 2006 forniti dal Ministero di Giustizia e dalle Procure italiane. Ne emerge un quadro critico dove crescono gli atti di violenza nei confronti delle donne e, del 30%, i casi di abuso sessuale sui bambini rispetto agli anni precedenti. Si abbassa l’età media delle vittime di abuso, che va così dagli zero ai cinque anni; tra le regioni più colpite Lombardia, Veneto, Lazio e Campania. Inoltre lo scorso anno sono state aperte circa 3.000 pratiche legate a minori scomparsi, il 20% dei quali non viene più ritrovato e, spiega l’associazione, si sospetta possa essere finito nei giri delle reti pedopornografiche. “Un altro dato a dir poco agghiacciante – commenta Massimiliano Frassi - quello che emerge da uno studio fatto sui pedofili: su un campione scelto di ben 443 pedofili accertati, allo stato delle cose pare che il 67% pari quindi a 299 abusanti, sia rimasto in stato di libertà con l’aggravante di continuare a rimanere nella maggior parte dei casi a contatto diretto con i bambini”. “Il più delle volte il pedofilo tende a farla franca in Tribunale per insufficienza di prove ed a far così passare la vittima per quello che non è. – spiega il rapporto”.
Il rischio viene dalla rete - In aumento anche i crimini legati alla pedofilia in internet, dove un sito pedopornografico se ritenuto “di buona qualità” produce un introito giornaliero di almeno 90mila euro (dati forniti dalla Squadra Mobile di Cuneo). “Oggi i pedofili - continua Frassi - cercano fotografie sempre più raccapriccianti, chiedendo ai produttori di tale materiale un aumento delle violenze ed un abbassamento delle età delle vittime. Per questo non è più raro che si trovino anche dei neonati, tra le giovani vittime”. Il costo medio di una foto pedopornografica può spaziare tra le 30 e le 100 euro, secondo Prometeo. Sette bambini su dieci navigano da soli senza alcun controllo da parte di adulti ed il 70% degli “agganci” da parte di pedofili avviene nelle chat. “Spesso dopo i primi messaggi segue anche un contatto diretto da parte del pedofilo che riesce a risalire all’abitazione del giovane, ad ottenere un incontro ed a far scattare l’abuso. – spiega l’associazione - A proposito di nuove tecnologie, segnaliamo che negli ultimi mesi c’è stato un incremento della vendita di videogames con contenuti non adatti ai più piccoli, dove “l’empatia nei confronti del prossimo viene spazzata via a favore di un pericoloso nichilismo” citando nuovamente le parole di Frassi. Videogiochi dove si invita a “uccidere i poliziotti, pestare i compagni di classe, far violenza agli animali, seviziare le ragazzine” sono normalmente acquistabili anche nel nostro paese.
Turismo sessuale e tratta – L’Italia è ancora uno dei paesi a "massima esportazione" di turisti sessuali. Nel mondo, secondo l’Onu ogni anno sono violentate 150 milioni di bambine. Tra le mete oramai consolidate, Romania e Thailandia, oggi si presentano “nuovi territori dove andare a caccia di bambini”: l’Ungheria, che ha nel 2006 ha visto triplicati i reati di abusi a danno di minori o il Kenya dove esistono circa 15mila bimbi di strada vittima di violenza e per i quali è sceso in campo il presidente dell’Unicef Italia Antonio Sclavi che ha denunciato i crimini disgustosi consumati impunemente sulla pelle di questi bimbi “da parte di un numero sempre maggiore di italiani”. “Nell’Europa orientale – aggiunge il rapporto - ancora oggi ci sono 1.500.000 bambini che vivono fuori dalla famiglia, 900mila dei quali sono rinchiusi in istituti, spesso in condizioni ai limiti della sopravvivenza. Solamente lo scorso anno in Romania sono stati abbandonati in strada circa 9.000 bambini. Molti sono stati poi arrestati dalla polizia e rinchiusi in manicomi, facendo loro condividere gli spazi insieme a malati di mente adulti”. E all’odioso fenomeno del turismo sessuale si aggiunge il traffico di minori. “Solo a Milano - specifica il rapporto - sono, in una zona tristemente nota, almeno 500 i baby prostituti della Romania, sfruttati a tale fine.
Abusi anche alle materne - L’associazione denuncia l’aumento di casi legati a scuole materne "dove interi gruppi di bimbi sono stati sottoposti ad abusi rituali", tanto che dopo aver analizzato le carte processuali e seguito alcune vittime da vicino, Prometeo parla "dell’esistenza di una rete che agisce nel nostro paese".
Le sette - Aumentano anche le sette pseudo religiose o di tipo satanico, che rivolgono sempre di più la propria attenzione ai giovani e giovanissimi, vittime per i propri rituali.
Una ''epidemia silenziosa'' - Un’indagine svolta dall’Asl di Varese, insieme alla Provincia, su un campione di 561 studenti ha rilevato che il 12,5% degli stessi aveva subito abusi sessuali durante l’infanzia, facendo così parlare di “epidemia silenziosa”: tali dati potrebbero essere in difetto dato che il 3% dei ragazzi intervistati tramite questionari anonimi, a tale domanda ha siglato la risposta “preferisco non rispondere”. E in Sicilia le cose nonso diverse. “Solo lo scorso anno - spiega Marco Marchese psicologo dell'Ams di Palermo - sono state raccolte al nostro sportello di ascolto 46 nuove storie di giovani e di adulti che da bambini hanno subito abusi da parte di genitori, insegnanti e sacerdoti, nessuno dei quali è stato creduto da chi stava vicino e oggi, oltre a dover far fronte al peso dell'abuso, devono fare i conti con disturbi alimentari e di dipendenza da sostanze.”
Redattore Sociale