Dopo Milano e Roma, è la prima città del Sud a conquistare il record dell’otto per cento di senza dimora sui 47 mila stimati in tutta Italia
Più di 3mila e ottocento persone senza dimora in città. Con questi numeri Palermo si colloca al terzo posto della classifica italiana con il maggior numero di persone senza una casa. Dopo Milano e Roma, è la prima città del Sud a conquistare il record dell’otto per cento di senza dimora sui 47 mila stimati in tutta Italia. In Sicilia si arriva a quota 4625, questo significa che Palermo raccoglie quasi l’ottanta per cento dei senza dimora dell’Isola, a fronte di appena undici strutture che offrono una cinquantina di servizi a chi una casa non ce l’ha. Mentre in Sicilia sono 52 le strutture per circa 224 servizi rivolti a senza fissa dimora.
I dati, raccolti dall’Istat, in collaborazione con il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, la Federazione italiana degli organismi per le persone senza dimora (Fio.Psd) e la Caritas italiana, in 158 comuni nella Penisola, tra cui tutti i capoluoghi, si riferiscono al periodo di novembre e dicembre 2011.
I mesi più freddi in cui migliaia di operatori e volontari hanno girato le strutture di accoglienza per raccogliere centinaia di interviste. A Palermo in strutture come la Missione Speranza e Carità di Biagio Conte, il Boccone del Povero e i Cappuccini, sono state intervistate circa 500 persone. Uomini e donne, più stranieri che italiani di ogni età. "Abbiamo - dice Giuseppe Giambusso, responsabile dell’osservatorio delle povertà e delle risorse Caritas che con Claudia Casella ha realizzato le interviste - raccolto storie di disperazione e di abbandono. La gente rimane senza dimora perché perde il lavoro, perché è troppo anziana e i figli l’abbandonano e tutti lamentano pochi servizi per chi è costretto a vivere in queste condizione e poca attenzione da parte delle istituzioni".
Mense, dormitori, centri di distribuzione di pacchi alimentari, sono il punto di riferimento delle persone che non hanno più nulla e che non hanno scelto di vivere in strada.
"C’è - dice Michele Ferraris, coordinatore operativo della ricerca Fio.Psd - una crescita del 15-20 per cento all’anno dei senza dimora in Italia. La crisi incide molto ed è un dato destinato a crescere. La ricerca indaga il numero che il profilo delle persone senza dimora, su questo punto viene fuori che il clochard come scelta di vita non esiste oggi e non è mai esistito. La maggior parte delle persone che rimane senza casa proviene da gravi drammi personali, familiari e lavorativi, non ha scelto di vivere in strada".