È in corso il Piano Freddo dell’Assessorato capitolino alle Politiche sociali con la collaborazione di Federalberghi, delle 5 Asl comunali, dell’Azienda ospedaliera Lazzaro Spallanzani- I.R.C.S.S., dell’INMP, dell’Ospedale Israelitico, della Sala Operativa Sociale capitolina e delle associazioni di ispirazione cattolica.
Il piano, che termina (salvo condizioni di maltempo particolarmente severe) il 31 marzo, si avvale delle strutture di accoglienza dislocate nei Municipi capitolini, capaci di ospitare ogni notte, per 4 mesi, 600 persone con fragilità economica e sociale. Contando i 700 posti offerti dalle strutture di accoglienza aperte tutto l’anno, complessivamente i posti a disposizione per i senza fissa dimora nel periodo più difficile dell’anno sono 1.300.
Le novità del Piano Freddo 2011-2012 sono state illustrate dal vicesindaco e assessore alle Politiche sociali, Sveva Belviso: “Un progetto rivolto alle persone senza fissa dimora che dà la possibilità, per chi ha gravi problemi di salute, di avere accoglienza h 24. Quest’anno, inoltre, le strutture restano aperte tutto il giorno per le festività e la domenica e offrono il pranzo festivo a Natale, Santo Stefano, il 1°gennaio e l’Epifania, oltre alla cena già prevista dal progetto. Il nostro obiettivo è far sì che eventi atmosferici legati alle stagioni, come il freddo e il caldo, siano affrontati attraverso una pianificazione di interventi completa e strutturata.”
Servizi specifici vengono offerti nelle tre strutture di vicolo S.Maria in Trastevere, via S.Maria di Loreto 35 e via Assisi, che mettono a disposizione 40 posti h 24 per persone senza fissa dimora con problemi di salute, dimesse dagli ospedali; nelle due di via Zurla e via Visso, che permettono agli ospiti di portare con sé gli amici a quattro zampe per i quali è disponibile un veterinario; in altre due strutture che riservano posti per i disabili. Gli alberghi romani collaborano al Piano Freddomettendo a disposizione coperte e lenzuola.
A disposizione degli ospiti, nelle diverse strutture, servizio docce con cambio di biancheria e vestiario, personale qualificato, segretariato sociale per almeno due ore al giorno, sala comune, mensa, letti e armadietti, pasto caldo serale e prima colazione; triage medico-infermieristico e una rete di assistenza socio sanitaria garantita dalle 5 Asl capitoline e dalle aziende ospedaliere (costo per Roma Capitale pari a 700 mila euro).
Le 9 unità mobili della Sala Operativa Sociale (2 diurne e 7 notturne), quotidianamente impegnate nell’aiuto alle persone senza fissa dimora, sono affiancate nel periodo dicembre-marzo da una navetta messa a disposizione da Unitalsi Roma che ogni sera, dalle 19 alle 23, accompagna nelle strutture i senza fissa dimora che accettano l’accoglienza di Roma Capitale.