Pezzana (Fiopsd): “L’homelessness è un problema di tutta la società”


Pubblicato il 09.02.2011 in News Sociale

Tre le parole chiave emerse da Consensus, la conferenza sui senza dimora che si è tenuta a Strasburgo: complessità, efficacia e diritti. Lanciato un appello “per una responsabilizzazione a tutti i livelli”


Tre parole chiave per inquadrare il fenomeno e un appello a una presa di responsabilità da parte di tutti. Questi i principali risultati della Consensus conference, l’incontro che si è tenuto lo scorso dicembre a Strasburgo a proposito persone di senza dimora. “L'homelessness è un problema di tutti e di tutta la società, non una questione privata affrontabile da benefattori di buon cuore in spirito di pura gratuità – ha commentato Paolo Pezzana, il presidente della Fio.Psd, la federazione italiana organismi per le persone senza dimora - Occorre saper donare tempo e a volte anche denaro per instaurare relazioni con le persone, specie con quelle senza dimora”.
 
Secondo Pezzana, sono tre le parole chiave emerse dal documento finale stilato dopo l’incontro: complessità, efficacia e diritti. “La complessità è intesa come fenomeno dell'emarginazione, da riconoscere e comprendere sino in fondo, rinunciando a semplificazioni populistiche o ideologiche. Il secondo aspetto è l'efficacia, ossia l'ambizione di avere risultati nella lotta all'homelessness, che si oppone a tutte le scelte di rassegnazione e mera gestione residuale del fenomeno. La terza parola chiave è diritti, a partire dal riconoscimento effettivo di un diritto esigibile da tutti a soluzioni per alloggi stabili e dignitose, che si contrappone agli approcci attuali di tipo residuale, basati sulla beneficenza e su parole più che su fatti istituzionali concreti”.
 
Dentro l'alveo della tutela dei diritti umani, spiega ancora Pezzana, si può garantire “a tutti e a chiunque, senza particolarismi amministrativi, una sopravvivenza dignitosa nella fase di emergenza data dalla presenza in strada e un'opportunità reale di uscirne, mediante strumenti e percorsi di accompagnamento concreto ed efficace, come possono essere la disponibilità di alloggi assistiti, un reddito minimo garantito, la presenza di servizi professionali di strada”.
 
Il risultato più importante ottenuto dalla conferenza, conclude Pezzana, è quello di “aver lanciato un appello per una responsabilizzazione a tutti i livelli. L'augurio è che il nostro paese possa produrre risultati concreti. Non ci facciamo illusioni, partiamo molto indietro, ma vedremo se almeno in questo caso l'Italia saprà porsi tra i primi Paesi in Europa”.


Fonte: Redattore Sociale