Palermo, 41 homeless ospitati dalla nuova struttura notturna


Pubblicato il 14.05.2013 in News Sociale


L'ha aperta il comune di Palermo vicino al carcere Ucciardone. Gli ospiti sono quasi tutti uomini di età diversa e di nazionalità non solo italiana, molti con problemi di alcol. Le donne sono solo 2, una italiana e una romena


Sono 41 le persone di diverse età che, ogni sera, chiedono di potere trascorrere la notte nella nuova struttura notturna aperta dal comune di Palermo. I locali, che prima ospitavano alcuni uffici comunali, si trovano in piazzetta della Pace vicino alla chiesa di Santa Lucia e al carcere Ucciardone di Palermo. La struttura si estende per circa 200 metri quadrati ed ha 5 stanze, in quattro delle quali sono stati sistemati i letti. Ci sono tre bagni, piuttosto piccoli di cui uno per le donne e presto dovrebbe entrare in funzione anche una doccia. All’interno del centro, che rimane aperto dalle 20,30 alle 6.30 della mattina, non si possono consumare cibi. I letti hanno soltanto lenzuoli e sono tutti senza coperte.  La gestione della nuova struttura notturna del comune di Palermo è stata affidata per sei mesi rinnovabili, alle associazioni Danza delle ombre, LeAli, Ius Vitae, coop Insieme, La Panormitana (Caritas) e la onlus dei frati minori Allegra. L’accreditamento prevede 5 euro per ogni persona ospitata. Una cifra che viene utilizzata per la manutenzione ordinaria del centro. A fine aprile l’assessorato ai Diritti di cittadinanza ha ultimato, infatti, le procedure di accreditamento degli enti privati che svolgono i servizi di emergenza sociale destinati a singoli in difficoltà, stipulando il “Patto di Accreditamento”. I fondi per i servizi sono stati messi a disposizione dall'amministrazione utilizzando i residui del bilancio 2012. A poter beneficiare dei servizi saranno cittadini che saranno segnalati dai servizi sociali. “Attraverso il sistema dell'accreditamento - ha precisato l'assessore Agnese Ciulla - l'amministrazione accerta il possesso di requisiti che garantiscono la qualità dei servizi che saranno resi ai cittadini. È ovvio che trattandosi di interventi mirati a persone con difficili condizioni socio-economiche e quindi maggiormente vulnerabili è fondamentale garantire determinati standard dei servizi”. “Sicuramente non è un posto definitivo e questo è chiaro sia all’amministrazione comunale e sia a noi che gestiamo questo luogo – sottolinea Aldo Melilli dell’associazione ‘LeAli’ -. È un posto migliore rispetto alla palestra di piazza Magione e questo è certamente un passo avanti: ci sono stanze con un certo numero di letti anziché uno stanzone unico, c’è la possibilità di cambiare con più regolarità la biancheria. Abbiamo ottenuto l’accreditamento dal comune con un rimborso di 5 euro a posto letto occupato e questo ci consentirà di coprire quelle piccole spese che sono indispensabili che vanno dalla pulizia al cambio della biancheria con regolarità”. “Abbiamo accolto benevolmente l’idea di potere venire qui subito dopo la palestra – continua -. Fortunatamente non abbiamo più l’assillo di andare via perché è una struttura comunale e quindi non ci sposteremo fino a quando non verrà trovato un luogo completamente idoneo a questa finalità. Rimaniamo in attesa di una sistemazione definitiva dove ci siano degli spazi ancora migliori dove queste persone possano fare dignitosamente la doccia e avere dei servizi sanitari più grandi – prosegue -. L’obiettivo dell’amministrazione è quello, infatti, di trovare, in futuro, un luogo ancora più grande per soddisfare il bisogno di più persone”. “Per ogni persona accolta stiamo attivando anche un percorso di accompagnamento rapportato al tipo di problemi che presenta – aggiunge ancora -. C’ è una rete che cerca in qualche modo di sostenerli sotto il profilo sanitario, sociale e psicologico. Qui vengono a dormire ma per alcuni di loro, già segnalati dai servizi sociali, c’è una rete sociale che vuole aiutarli che, naturalmente, andrà migliorata sempre più”.


Fonte: Redattore Sociale