Oltre la logica dei campi: la provincia di Milano pianifica nuovi insediamenti per i Rom


Pubblicato il 21.05.2007 in News Sociale

L'assessore al Nomadismo Corso rinnova l'mpegno a partecipare al Tavolo interistituzionale che dovrà essere convocato a breve e chiede alla Regione di ripristinare le condizioni ideali per attuare i progetti.

“La Provincia di Milano è pronta a rinnovare la propria partecipazione al Tavolo interistituzionale che dovrà essere riconvocato a breve dal prefetto Gian Valerio Lombardi per pianificare gli insediamenti della popolazione Rom sul territorio provinciale e individuare le aree idonee”. Così Francesca Corso, assessore al Nomadismo della provincia di Milano, commenta l’incarico conferito a Lombardi di Commissario per la questione nomadismo sul territorio provinciale. “La Provincia di Milano aveva già avviato il percorso di allocazione degli insediamenti Rom sul territorio nell’apposita sede della commissione consiliare provinciale e in stretto raccordo con i sindaci del territorio – ha continuato Corso – e mi permetto di ricordare che a seguito di una relazione dell’assessorato al Consiglio provinciale del 27 febbraio scorso, veniva indicata dal Consiglio provinciale come questione urgente quella di “avviare un piano straordinario nell’area metropolitana d’interventi d’inclusione sociale e di nuovi insediamenti, superando la logica dei campi nomadi e con la realizzazione di microstrutture per massimo 100 persone. Questi gli intendimenti della provincia di Milano già da mesi”

“Con alcuni dei sindaci poi, già da mesi stiamo collaborando sia per risanare la situazione esistente sia per varare nuovi progetti – ha ricordato l’assessore Corso - siamo pronti come provincia a dare continuità al lavoro già svolto col comune di Milano, con la Casa della Carità e altri protagonisti del terzo settore, ma chiediamo soprattutto alla regione Lombardia di non ostacolare la programmazione provinciale e ripristinare le condizioni ideali per questi progetti, partendo dal rifinanziamento della legge 77/1989 sull’azione regionale a tutela delle popolazioni nomadi”, ma soprattutto non modificando la legge 12/2005 che regola il territorio. Per la legge 12/2005 esiste una proposta di modifica in corso di approvazione consiliare per imporre il consenso preventivo dei comuni limitrofi al piano territoriale di quei comuni lombardi che dispongano un’area destinata all’accoglienza nomadi”.

“I progetti e la pratica già sperimentata in più comuni e i risultati ottenuti sul versante dell’integrazione – ha concluso l’assessore Corso - dimostrano che mettere al centro il riconoscimento dei diritti di cittadinanza, coniugare la nostra accoglienza solidale e il rispetto della legalità, il reciproco rispetto e gli esempi positivi, restituisce dignità e crea le condizioni per una pacifica e democratica convivenza. Proseguiremo tenacemente su questa strada”.

 

Redattore Sociale