Operatori del terzo settore, dipendenti dell’ente pubblico, ricercatori e cittadini si riuniscono e tornano a ragionare sul senso e la qualità dei servizi alla persona, per una valutazione svincolata da logiche prestazionali.
Si è riunito ieri, in forma pubblica presso la nuova sede della cooperativa sociale La Comunità, il circolo di studio sul lavoro sociale “Oltre il giardino”.
Il circolo, che ha come finalità quella di promuovere occasioni di riflessione e approfondimento su tematiche legate al lavoro sociale, è nato nel 2005 intorno al dibattito scaturito dalla pubblicazione del volume di Mario Calbi “Per una storia del terzo settore e della cooperazione nei servizi alla persona a Genova e in Liguria. 1970-2000” (Ames - Associazione per la mutualità, la cultura e la storia dell'economia sociale, Genova). Mario Calbi - assistente sociale, dirigente dei servizi sociali del Comune di Cogoleto, docente universitario e ricercatore - è stato sul finire degli anni settanta e gli inizi degli anni ottanta assessore ai servizi sociali del Comune di Genova. In quella veste fu uno dei principali protagonisti del movimento politico e culturale che innovò radicalmente le politiche di intervento sociale a livello cittadino, dando vita al sistema dei servizi così come oggi lo conosciamo. Nel frattempo però lo scenario politico e sociale è mutato, così come il quadro delle risorse e la programmazione degli interventi e degli investimenti. Il terzo settore si è sviluppato e le professionalità sono cresciute, anche il quadro normativo è mutato.
Il circolo è nato raccogliendo persone delle più diverse provenienze professionali, culturali, politiche unite però intorno da alcune comuni convinzioni che così i partecipanti definiscono: “il lavoro sociale richiede una partecipazione attiva e creativa da parte di chi lo svolge, ha il suo centro nella persona ma si esprime principalmente nella relazione operatore-utente e, a partire da quest'ultima, diventa azione di trasformazione culturale della società”.
In questi due anni di vita il circolo si è fatto promotore di seminari cittadini e di un incontro con il ministro Ferrero. Con l’elezione del nuovo sindaco di Genova, Marta Vincenzi, e l’insediamento dell’assessore alle politiche socio-sanitarie e servizi sociali, Roberta Papi, il circolo ha avviato un dialogo con l’amministrazione civica intorno alla qualità dei servizi. Il tema si inserisce nella più ampia cornice del dibattito sui servizi municipali esternalizzati offerti ai cittadini. Era stata la stessa Vincenzi, ancora prima dell’elezione, a mettere sul tavolo la questione di un’Authority con compiti di conciliazione e di verifica sui vari contratti stipulati, intendendo costituire un dispositivo di aiuto del cittadino consumatore. Il futuro sindaco si riferiva alle società controllate e partecipate dal Comune e proponeva una funzione pubblica di regolamentazione individuando nell’Authority il soggetto garante dei cittadini. I servizi sociali, evidenzia il circolo “Oltre il giardino”, potrebbero cogliere un’opportunità dall’istituzione di un’Authority dedicata. Una realtà capace di garantire standard a tutela del cittadino beneficiario ma anche del lavoro degli operatori del sociale, un sistema che possa essere in ultima analisi premiante pure per le organizzazioni di terzo settore che in questi anni hanno investito in qualità, trasparenza, diritti e responsabilità sociale.
Il dibattito continua, si individuano tre aree fondamentali di riflessione, sono i livelli delle diverse qualità di relazioni tra operatori-utenti, enti erogatori di servizi-civica amministrazione, sistema dei servizi- sistema città. Per fornire strumenti di valutazione a un’eventuale Authority bisognerebbe individuare un paniere di indicatori capaci di indagare le dimensioni dei risultati, dei processi, del sistema. Su questi temi il circolo si aggiorna, ma intanto mette in cantiere tre seminari pubblici per il primo semestre del 2008. Tre incontri - rispettivamente con il giurista Gregorio Arena dell’Università di Trento e i sociologi Ota de Leonardis e Tommaso Vitale dell’Università di Milano Bicocca – capaci di coinvolgere l’amministrazione e gli operatori sui temi della qualità e della responsabilità sociale.
Redattore Sociale