Oggi il nuovo piano regolatore sociale, a febbraio gli stati generali del sociale e della famiglia


Pubblicato il 12.10.2011 in News Sociale

Mercoledì 12 ottobre 2011, ore 15 

Campidoglio - Sala delle Bandiere 

 

CHI PARTECIPA

Sveva BELVISO, vicesindaco di Roma Capitale

Gianluigi DE PALO, assessore alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani di Roma Capitale

Giordano TREDICINE, presidente della Commissione Politiche sociali di Roma Capitale

Antonio GUIDI, delegato del sindaco di Roma capitale per la Disabilità

Fernando AIUTI, presidente della Commissione speciale Politiche sanitarie di Roma Capitale

Francesco MAIETTA, Responsabile Politiche sociali del Censis

Monica ALTIERI, Responsabile Centro Elaborazione Dati Censis

Gianni ALEMANNO, sindaco di Roma Capitale

 

L’EVENTO

Viene presentato oggi il Nuovo Piano regolatore sociale che rappresenterà uno dei punti centrali degli Stati Generali del Sociale e della Famiglia che si svolgeranno, come annunciato già lo scorso 19 luglio in occasione della presentazione della nuova giunta, nel febbraio 2012 sullo stesso schema degli Stati Generali per il Piano Strategico di Sviluppo. 

Gli Stati Generali del Sociale e della Famiglia coinvolgeranno istituzioni pubbliche, organizzazioni impegnate nel sociale e nelle politiche della famiglia sia private che a partecipazione pubblica, imprese, sindacati, associazioni e singoli cittadini, abitanti dei quartieri e fruitori dei servizi stessi. 

Il Censis realizzerà il Rapporto sul sociale a Roma che costituirà una fotografia e una interpretazione complessiva della realtà socioeconomica della città di Roma e costituirà uno strumento di lavoro per tutti i soggetti che, a vario titolo, parteciperanno agli Stati generali. 

I punti principali su cui verteranno gli Stati Generali del sociale e della famiglia saranno:

1) Attuazione del Piano Regolatore sociale.

2) Quoziente familiare: le Politiche per la Famiglia di Roma Capitale.

3) Politiche bilaterali con i rappresentanti dei lavoratori e Fondazione Roma Capitale Welfare O.N.L.U.S.

4) Verifica degli effetti dei tagli operati dallo Stato nei confronti delle politiche sociali

 

1) IL NUOVO PIANO REGOLATORE SOCIALE

Il “sì” della Giunta capitolina alla nuova programmazione degli interventi sociali che interesseranno nei prossimi anni la città è arrivato oggi, dopo un percorso iniziato nella primavera del 2009 e avviato dall’Assessorato alle Politiche sociali di Roma Capitale che ha impegnato nella costruzione del Piano oltre mille persone, tra il V dipartimento, cittadini, municipi, sindacati, terzo settore, Asl capitoline, centrali cooperative, ordini professionali, Ipab, volontariato, commissioni capitoline per la disabilità e la salute, Farmacap e agenzia comunale per le Tossicodipendenze. Il PRS è la programmazione dei servizi e degli interventi sul tessuto sociale cittadino che interesseranno Roma nei prossimi anni, in particolare rispetto ai temi della disabilità, povertà ed emergenze sociali, minori e famiglia, anziani, salute, immigrazione. 

Il documento sostituisce il precedente, approvato dal consiglio Comunale del 15 marzo 2004, ormai obsoleto rispetto alle mutate condizioni di vita e ai diversi bisogni della cittadinanza. 

 

INIZIATIVE DI MAGGIORE RILEVANZA

• le fattorie sociali nelle aree agricole della città

• la riforma della mobilità per i disabili

• l’ampliamento della Casa dei Papà

• le agevolazioni tariffarie per le famiglie numerose

• la riorganizzazione del sistema delle case di riposo per gli anziani

• la riforma per l’assistenza domiciliare

• il protocollo d’Intesa tra il centro di Giustizia minorile e il Tribunale dei minori

• la riqualificazione del sistema di accoglienza residenziale per i bambini con disagio

• l’integrazione socio-sanitaria e un Piano per le emergenze sociali

 

PRINCIPI ISPIRATORI

Questi i principi alla base del nuovo documento: superamento dell’approccio assistenzialistico ed emergenziale degli interventi; servizi basati sulla persona; miglioramento della qualità degli interventi attraverso un monitoraggio di valutazione; ampliamento dell’offerta e della comunicazione sociale; aumento dell’efficienza del sistema attraverso una nuova organizzazione dei servizi.

 

TEMI

Il nuovo PRS prevede una serie di azioni ed interventi relativi, in particolare, ai temi della povertà ed emergenze sociali, immigrati e richiedenti asilo, salute, disabilità e disagio psichico, famiglie, minori e giovani, terza età.

• Fragilità e disagio: ampliamento della Casa dei Papà; Piano per le emergenze sociali; sostegno a persone svantaggiate per l’affitto di appartamenti; fattorie sociali.

• Salute e disabilità: integrazione socio-sanitaria; riforma del modello di assistenza domiciliare per le persone con handicap (SAISH); riforma della mobilità per i cittadini disabili; cartelle sociali.

• Famiglie, minori e giovani: rimodulazione del sistema di accoglienza per minori privi di sostegno; agevolazioni tariffarie per le prestazioni sociali per le famiglie numerose; accompagnamento dei minori in uscita dalle strutture residenziali.

• Terza età: riorganizzazione del sistema delle case di riposo comunali; riforma dell’assistenza domiciliare per gli over 65 (SAISA).

• Immigrati e richiedenti asilo: ampliamento del servizio di mediazione interculturale.

 

STORIA E NUMERI

La legge 328 del 2000 riserva ai Comuni l’ esercizio delle attività di programmazione, progettazione e realizzazione del sistema locale dei servizi sociali. Il primo Piano Regolatore Sociale porta la data del 15 marzo 2004, con l’approvazione da parte del Consiglio comunale della delibera n.35. Contestualmente, è stata avviata la pianificazione dei servizi e degli interventi sociali a livello territoriale con l’approvazione dei Piani di zona in ciascuno dei 19 municipi romani. A livello municipale tali piani – denominati Piani Regolatori Sociali Municipali - sono stati riprogrammati per gli anni 2008-2010 con aggiornamenti annuali. Il Piano Regolatore sociale del 2004, invece, non è mai stato aggiornato con la conseguenza che le sue indicazioni ed analisi sono obsolete, non più rispondenti alle attuali esigenze della popolazione romana.

Il processo per la formulazione del nuovo Piano regolatore Sociale è stato avviato dal vicesindaco di Roma Capitale, Sveva Belviso, nella primavera del 2009. Il compito di guidare il percorso è stato affidato al Nucleo Direzionale, composto dal vicesindaco, dal direttore del Dipartimento dei servizi sociali e da tre esperti esterni.

Il Nucleo Direzionale ha interagito con i Tavoli di governance, formati dai referenti delle diverse realtà sociali coinvolte nella programmazione, istituzionali (direttori delle Asl, Delegati del Sindaco nei rapporti con le Aziende sanitarie locali, Consiglieri delegati per la Salute e l’handicap, le Aziende e le Agenzie comunali che operano nel settore della salute, gli Assessorati municipali), dai rappresentanti del welfare cittadino (associazioni di ispirazione cattolica, Ordini professionali e associazioni delle aree sociali e sanitarie, centrali cooperative, centri di volontariato, Consulta comunale per il carcere, Ipab) e delle organizzazioni di rappresentanza sindacale.

Per diverse settimane, oltre 100 persone organizzate in 5 gruppi di lavoro, hanno lavorato intorno ai temi: povertà, disagio ed emergenze sociali; immigrati e richiedenti asilo; salute; disabilità e disagio psichico; famiglie e minori; persone anziane. 

Il 24 ottobre 2010, durante il convegno “Un nuovo Piano Sociale per Roma Capitale” alla presenza del sindaco Alemanno, è stato presentato il percorso di costruzione del nuovo Piano e consegnato un documento - base che sintetizzava il lavoro preparatorio. Al convegno hanno partecipato oltre 500 persone tra istituzioni, responsabili di organismi del terzo settore, operatori sociali pubblici, privati e cittadini.

I risultati dei Gruppi di lavoro sono stati utilizzati come base informativa per i cinque “Forum tematici” attraverso i quali gli attori sociali (istituzioni, sindacati, imprese, associazioni, volontariato, organismi della ‘cittadinanza attiva’) hanno partecipato attivamente al confronto e alle proposte operative sull’elaborazione del nuovo Prs.

Nei 24 incontri che si sono svolti tra novembre 2010 e febbraio 2011, si sono registrate ai Forum tematici oltre 1500 persone. I Forum hanno riletto la ‘fotografia’ dei bisogni e dei servizi sociali predisposta dalla Commissione di Piano e dai Gruppi di lavoro, avanzando proposte per il miglioramento degli interventi sociali.

I cittadini e gli operatori sociali, attraverso internet, hanno avuto la possibilità di inviare i propri contributi: complessivamente sono state 96 le documentazioni ricevute.

Il 16 dicembre 2010, l’Assemblea capitolina ha approvato la delibera “Indirizzi per la predisposizione del nuovo Piano Regolatore Sociale”: sulla base delle indicazioni contenute, è stato elaborato uno “schema di piano” composto da 150 pagine. Il documento è stato inviato a tutti gli attori sociali del territorio coinvolti con la richiesta di suggerimenti e proposte.

Ad aprile 2011 sono state raccolte le osservazioni dei soggetti interessati. Il 12 ottobre, la Giunta capitolina ha approvato il nuovo Piano e lo ha inviato all’Assemblea capitolina per l’esame definitivo.

 

2) QUOZIENTE FAMILIARE: LE POLITICHE PER LA FAMIGLIA DI ROMA CAPITALE

L’Assessorato alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani di Roma Capitale sta lavorando a una serie di tappe di avvicinamento all’appuntamento del prossimo febbraio. In particolare, il welfare cittadino verrà ricalibrato a partire da alcuni eventi istituzionali e iniziative concrete, realizzate e da realizzare, mirati a mettere la famiglia al centro di Roma Capitale. 

 

PIANO INFANZIA E VOUCHER 

L’Assessorato ha introdotto a giugno 2011 un piano d’azione per i nidi e l’infanzia, con una strategia precisa volta ad aiutare le famiglie con figli nella fascia 0-3 anni. L’obiettivo è quello di raggiungere il parametro di Lisbona, che prevede il soddisfacimento del 33% della domanda potenziale di posti nido pubblici.

 

DOSSIER FAMIGLIA 

E’ stato elaborato un Dossier, che verrà presentato a metà novembre, nel quale vengono esposti i dati relativi alla condizione della famiglia a Roma e si tratteggiano possibili scenari demografici. Conoscere questi dati permetterà di comprendere meglio fenomeni emergenti (tra cui l’aumento dell’instabilità coniugale, la difficoltà crescente per i giovani di diventare autonomi economicamente e sposarsi, la diminuzione del numero dei figli, nonostante il desiderio spesso presente nei giovani di creare una famiglia) e definire quindi con più attenzione le azioni necessarie per sostenere la famiglia nella nostra città.

 

PRIMA CONFERENZA SULLA FAMIGLIA A ROMA

In programma a fine novembre, vuole essere un’occasione per ascoltare e raccogliere le sollecitazioni delle famiglie e delle associazioni che le rappresentano. Sarà inoltre un modo per riunire i diversi soggetti che a Roma si occupano delle famiglie: Enti, Istituzioni, Associazioni familiari, esperti, per lanciare il messaggio forte che Roma Capitale pone la famiglia al centro della sua attività politico-amministrativa.

 

PIANO “FAMIGLIA A 360°”

Stiamo elaborando una pianificazione delle politiche familiari della città che dia organicità e coerenza agli interventi. Il Piano ‘Famiglia a 360°’ vuole fornire, come dice il nome stesso, risposte alle varie esigenze della famiglia. Comprenderà quindi sia iniziative di tipo economico che interventi di sostegno alla genitorialità e per le giovani coppie. Nel piano avrà un ruolo importante il riconoscimento, la valorizzazione e l’ottimizzazione della ricca offerta di servizi che sono messi a disposizione dalla città, intendendo sia i servizi comunali e municipali ma anche quelli erogati dalle associazioni. Le prime iniziative partiranno entro la fine dell’anno.

 

QUOZIENTE ROMA 

Sono in corso incontri preparatori per costituzione del Tavolo Centrale interdipartimentale e interassessorile, i cui lavori inizieranno entro il mese di ottobre, per il ‘Quoziente Roma’, che apporti i necessari correttivi all’ISEE in relazione non solo alla numerosità, ma anche alla presenza nel nucleo familiare di indicatori di capacità contributiva, di condizioni temporanee di disagio economico e di alcuni oneri necessari per il sostentamento familiare. Il ‘Quoziente Roma’ verrà esteso, dopo una fase sperimentale, a tutti i servizi del Comune di Roma per i quali è prevista la presentazione dell’ISEE.

 

3) POLITICHE BILATERALI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVOERATORI E FONDAZIONE ROMA CAPITALE WELFARE O.N.L.U.S.

Il 3 agosto 2011 la Giunta di Roma Capitale ha deliberato la sua costituzione, in qualità di socio fondatore, della costituenda Fondazione Roma Capitale Welfare nella veste giuridica di Organizzazione non lucrativa di utilità sociale.

Il provvedimento, che ora deve essere sottoposto all’esame dell’assemblea capitolina, stanzia 2 milioni di euro per la creazione di un “organismo integrativo per il welfare capitolino” che avrà il compito di svolgere attività di monitoraggio e di rilevazione delle situazioni economiche e sociali a rischio per le quali possono cioè essere adottati interventi integrativi di welfare.

L’obiettivo è di predisporre una struttura permanente di cui facciano parte anche le organizzazioni sociali rappresentative capace di individuare e di fornire specifico apporto a quelle situazioni particolare di difficoltà ed emergenza sociale che sono collegate alla complessa evoluzione del quadro economico anche a livello locale. 

Nell’ambito degli accordi con le parti sociali che hanno portato alla costituzione della fondazione rientrano ad esempio le seguenti misure: 

a) Interventi sulla tariffa rifiuti per un importo di 6,7 mln di euro a cui si sono aggiunte le misure decise con l’ultima manovra di bilancio per la prima applicazione del ‘quoziente familiare’ con gli sgravi sulla T.i.a. (tariffa integrata ambientale) a favore dei nuclei familiari di 3 persone con un figlio disabile a carico e per quelli di 4 persone.

b) Un plafond di 9,5 mln destinato a finanziare Bonus per nuclei familiari deboli e con lavoratori colpiti da crisi occupazionale purché aventi un reddito Isee non superiore a 15.000 euro e già collocati in cassa integrazione, ovvero iscritti nelle liste di mobilità.

c) A favore dei pensionati è stato reso operativo l’innalzamento della soglia di reddito al di sotto della quale saranno esentati dal pagamento dell’addizionale Irpef (cosiddetta no tax area)

d) L’intesa siglata con le organizzazioni sindacali prevedeva, inoltre, la stipula di uno specifico accordo per destinare uno stanziamento di 1,5 mln di euro agli anziani non autosufficienti.

 

IL RUOLO DEL CENSIS

Il Censis realizzerà il Rapporto sul sociale a Roma che costituirà una fotografia e una interpretazione complessiva della realtà socioeconomica della città di Roma contenente:

- un quadro cittadino delle forme del disagio sociale in termini di rilevanza quantitativa, articolazione qualitativa e territoriale; 

- l’evoluzione futura di bisogni, esigenze, disagi sociali e relativa domanda di servizi e interventi, in relazione alle previsioni socio demografiche;

- le energie presenti nel sociale, dalle realtà organizzate alla molteplicità di ruoli delle famiglie (educativo, di care, ridistributivo ecc.) alle modalità più informali di altruismo sociale; 

- un quadro delle aspettative dei cittadini sul welfare cittadino e in generale sul sociale.

Il Rapporto si inquadra nel solco di quegli strumenti di riflessione collettiva che hanno segnato storicamente passaggi decisivi della storia sociale della città come ad esempio il Convegno sulla povertà del 1974.

Per questo il Censis offrirà i contenuti di un percorso di coinvolgimento attivo degli attori del sociale con Tavoli strutturati di riflessione comune ciascuno centrato su un tema del sociale significativo per l’interpretazione complessiva.

 


Fonte: Roma Capitale