Non avranno casa, ma in compenso sono di nuovo campioni del mondo


Pubblicato il 25.07.2005 in News Sociale

I giocatori di Multietnica hanno vinto per la seconda volta la Homeless World Cup.

A ospitare la terza edizione del torneo dei senza fissa dimora, organizzato dalla rete internazionale dei giornali di strada, è stata la città scozzezse di Edinburgo. La partita decisiva si è svolta ieri pomeriggio. Dopo un combattuto match, Multietnica ha sconfotto  per 3 goal a 2 la nazionale di clochard della Polonia. Alla manifestazione hanno pertecipato 32 squadre proveniente da ogni parte del mondo: Brasile, Spagna, Germania, Sud Africa, Russia e, per la prima volta, Australia, Kenia, Uruguay e Norvegia. Sui campi da gioco, allestiti per il torneo, si sono sfidati 250 giocatori. Mancavano solo i paesi africani che non sono riusciti a giocare per mancanza di finanziamenti.

Multietnica ha vinto contro tutti, a cominciare dalla burocrazia scozzese che ha rispedito in Italia tre suoi calciatori perché non erano in regola con il visto. Senza i giocatori peruviano, croato e rumeno la squadra è stata costretta a giocare in 5 fin dalle fasi iniziali. Uno svantaggio superato grazie alla determinazione del primo portiere, Hugo Alonso, che ha indossato la maglia di attaccante contro la formazione inglese. Il suo debutto di fronte alla porta avversaria ha portato fortuna: Hugo ha segnato il primo goal, sbloccando la partita. Gustavo, Ricardo, Hugo e Leo ritorneranno stasera a Milano e all'aeroporto di Malpensa sono pronti ad attenderli gli amici che si allenano con loro ogni settimana al quartiere Olmi, negli spazi che l'Arci mette a disposizione della squadra. L'appuntamento è fisso: si gioca il mercoledì  dalle 20 alle 22. I ragazzi arrivano puntuali, nonostante le 10 ore di lavoro e la fatica della giornata. Una fatica che ha permesso di realizzare un nuovo sogno, dopo la vitttoria a Göteborg nell'agosto 2004. Ma per Multietnica il gioco non finisce qui. "Vogliamo che questa vittoria ci faccia crescere ancora -ha dichiarato l'allenatore Bogdon Kwappik- magari per portare nel 2007 o negli anni seguenti, questo magnifico torneo da noi, a Milano o Roma".

La storia di Multietnica inizia in un campo nomadi che adesso non esiste più, raso al suolo dalle ruspe del comune: il campo di via Barzaghi. Era l'8 febbraio 2001. Polacchi, peruviani, dominicani, rumeni: insieme tiravano i primi calci a un pallone di cuoio, tra baracche e rifiuti. Un libro ricorda l'epopea di questa squadra: "Campioni senza dimora", realizzato dal fotografo Filippo Podestà e edito da Terre di mezzo (vedi lancio del 1 giugno 2005; ndr).  Le maglie e le scarpe  per la prima partita, disputata il 24 marzo 2001 al Velodromo Vigorelli, contro i  consiglieri comunali, arrivarono grazie alla generosità di un'altra squadra milanese, l'Inter della famiglia Moratti.

 

Redattore Sociale


Autore: Eps