No alle politiche di emergenza, serve politica strutturata di interventi per scongiurare altre morti


Pubblicato il 20.12.2010 in News Sociale

“Tutto si può dire del freddo tranne che sia un'emergenza. Le morti di diverse persone senza dimora negli ultimi giorni dimostrano come l'approccio al problema in chiave emergenziale sia del tutto fallimentare”.
Con queste parole Paolo Pezzana, il presidente della Fio.PSD, Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora, commenta i recenti decessi per freddo di persone senza dimora nel Nord Italia, da Varese a Milano e Torino. “Esiste una grande distanza – ha continuato Pezzana – tra gli appuntamenti e gli obiettivi dell'Unione Europea e quello che accade ogni giorno nella cruda e drammatica realtà. L'Unione Europea ci dice che combattere l'homelessness è possibile. Per fare ciò occorre che le risposte ed il sistema dei servizi possano essere inseriti entro un quadro ed una strategia di politiche da attivarsi a livello europeo e nazionale. Politiche capaci non solo di dare una risposta ai bisogni primari, ma di porsi l'obiettivo di aiutare le persone a  uscire dalla marginalità e di attivare azioni di prevenzione”. Occorre quindi per il presidente della Fio.PSD “recepire davvero le indicazioni dell'Unione Europea che chiede – ha sottolineato – una politica ambiziosa di interventi per il contrasto della marginalità e della povertà dei senza dimora”. Il Parlamento europeo ha indirizzato, in occasione della fine del 2010, un ulteriore invito di intervento alla Commissione europea e al Consiglio d'Europa per la creazione di politiche efficaci di contrasto alla homelessness. Il Parlamento si è espresso quindi con la Dichiarazione 61 che delinea nettamente alcuni “no”:  evitare che nessuno dorma all'addiaccio; che nessuno viva in sistemazioni di emergenza utilizzate oltre il periodo di "emergenza"; che nessuno viva in sistemazioni temporanee utilizzate oltre il periodo necessario per trovare un alloggio definitivo; che i cittadini non ottengano opzioni in materia di alloggio dagli istituti competenti; che i giovani perdano l'alloggio a seguito della transizione verso la vita indipendente. Il testo completo sulla Dichiarazione 61 della Feantsa (European Federation of National Organisations Working with the Homeless) è qui visionabile

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Autore: Marta Rovagna
Fonte: Fio.psd