A pochi giorni dalla morte di un uomo, causata dal freddo, in un casolare di Foggia, un video denuncia l'indifferenza e le mancate promesse dell'amministrazione della città pugliese
Le immagini raccontano delle difficili condizioni di vita dei senza fissa dimora, con persone costrette a dormire per terra, nelle sale della stazione ferroviaria, o appunto nei casolari diroccati. Il video è stato realizzato dall'associazione Fratelli della Stazione, con la collaborazione della redazione di FogliodiVia e degli Avvocati di Strada "per ricordare che anche quest'anno - denunciano i volontari - il Comune di Foggia non ha adottato un Piano di emergenza freddo, dimostrandosi ancora una volta incapace di individuare una struttura da adibire a dormitorio pubblico durante i mesi più rigidi dell'anno. Dall'ultima 'Notte dei Senza Dimora' ad oggi sono già trascorsi 100 giorni; 100 giorni in cui l'amministrazione comunale di Foggia - si legge ancora nella nota - non ha individuato un locale, uno spazio, un tetto da attrezzare per l'accoglienza, seppur momentanea. In quella che viene definita la città dei costruttori, del mattone, dei palazzi questa incapacità di pianificazione ha l'amaro sapore del paradosso", sottolineano dall'associazione. "Dopo la morte di Mohand, Giuseppe, Silviu, Daniel ed Eugenio - concludono - viene da chiedersi chi sarà il prossimo clochard a morire di stenti e di freddo".