Nella capitale le persone in cerca di occupazione sono circa 83mila, nel 51,8% dei casi donne


Pubblicato il 30.01.2006 in News Sociale

E i più numerosi sono i disoccupati in senso stretto, coloro cioè che hanno perso una precedente occupazione e sono alla ricerca di un nuovo impiego: il 74,7% del totale dei non occupati (a livello nazionale sono il 67,6% del totale).

Preoccupano gli over 40, licenziati e con famiglia a carico (1 o più figli): circa 21.500 persone, pari al 25,9% di tutte le persone in cerca di lavoro e al 3,6% della popolazione della stessa età attiva sul mercato del lavoro. Lo evidenzia il nuovo numero del periodico di approfondimento dell’Ufficio di Statistica del Comune capitolino, “I numeri di Roma”, dedicato al mercato del lavoro e al rapporto tra romani e nuove tecnologie. I dati sono stati illustrati questa mattina presso l’Assessorato alle Politiche per la semplificazione, la comunicazione e le pari opportunità dall’assessore Mariella Gramaglia e dal direttore dell’Ufficio di statistica e censimento, Enrico D’Elia.

“Fra tutti coloro che cercano un lavoro a Roma, a differenza del dato nazionale, hanno un peso prevalente persone con un livello di formazione medio-alto: questi rappresentano infatti il 57,6% del totale, contro il 42,7% della media nazionale”, riferisce nello studio Clementina Villani, dell’Ufficio di Statistica del Comune di Roma. Inoltre “livelli di formazione mediamente più elevati di quelli rilevati a livello nazionale si riscontrano nel Comune di Roma anche fra i disoccupati in senso stretto (cioè coloro che hanno perso un lavoro): il 50,6% di loro ha un titolo di studio medio alto, mentre nella media nazionale questo avviene solo nel 33,7% dei casi. Quindi una migliore formazione sembra garantire maggiori opportunità lavorative soprattutto agli uomini, che più spesso rimangono disoccupati con una formazione medio-bassa”.

Anche la componente femminile del mercato del lavoro registra nella capitale una situazione migliore rispetto all’Italia, con un tasso di disoccupazione relativo pari all'8,2% contro il 10,5% del totale nazionale. “Le donne, tuttavia, sembrano soffrire ancora una certa discriminazione nel mercato del lavoro, dal momento che, pur vantando livelli di formazione più elevati degli uomini, nel 59,2% dei casi sono disoccupate con alta formazione, al contrario degli uomini che più spesso sono disoccupati con un titolo di studio medio-basso (44,1%)”, commenta Villani.

 


Autore: lab
Fonte: Redattore Sociale