Mozzarelle della legalità, don Ciotti inaugura il caseificio per don Diana


Pubblicato il 18.05.2012 in Eventi

 

Intitolata al sacerdote di Casal di Principe ucciso nel '94 la cooperativa sociale col presidente di Libera e De Raho

CASERTA - C’erano proprio tutti ieri pomeriggio a Castelvolturno per l’inaugurazione del caseificio della cooperativa sociale,"Le Terre di don Peppe Diana", cooperativa, dedicata alla memoria del sacerdote ucciso dalla camorra. Dal capo della Dda di Napoli Cafiero De Raho a Don Luigi Ciotti presidente di Libera, tutti a Castelvolturno per stringesi attorno a questi ragazzi che da domani gestiranno una impresa casearia sulle, ex terre dei boss casalesi, oggi ribattezzate “Terre di Don Peppino Diana”. Il caseificio si trova in una stradina sterrata, via Pietro Pagliuca, a qualche chilometro dalla Domiziana. All’ingresso, sul cancello di quella che fu la tenuta di un boss, c’è inciso il nome di Don Peppino Diana e poi le bandiere di libera dappertutto. La realizzazione del caseificio gestito da una delle cooperative “Libera Terra” è stata possibile grazie alla legge 109 del 96, sul riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie, che prevede l'assegnazione dei patrimoni e delle ricchezze di provenienza illecita a quei soggetti come associazioni o cooperative in grado di restituirli alla cittadinanza, tramite servizi, attività di promozione sociale e lavoro. I beni immobili confiscati alla criminalità in Italia sono 8.385, di cui 4.940 - il 59% - già destinati alle finalità sociali o istituzionali. Un po’ tutti gli intervenuti alla presentazione hanno posto l’accento sull’importanza, anche simbolica, del riutilizzo dei beni confiscati alle mafie “per celebrare il riscatto culturale, sociale ed economico del territorio casertano e dei suoi valori, a partire dalla produzione di mozzarella di bufala campana Dop sui terreni confiscati alla criminalità organizzata”. 

I MAGISTRATI E I POLITICI - All’inaugurazione erano presenti, Enrico Fontana, presidente del Consorzio Libera Terra Mediterraneo, Massimo Rocco, presidente della cooperativa sociale, "Le terre di Don Peppe Diana-Libera Terra", il Presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro, i presidenti delle Commissioni regionali, Trasparenza e Beni Confiscati, Nicola Caputo e Tonino Amato, il magistrato della Procura di Santa Maria Donato Ceglie. Sono interventi, Valerio Taglione, Comitato Don Peppe Diana; Mario Catalano, Agenzia Cooperare con Libera Terra, Fondazione Vodafone Italia; Carlo Borgomeo, Fondazione con il Sud; Walter Dondi, Gruppo Unipol, il Commissario Prefettizio di Castelvolturno. Le conclusioni sono state affidate a Emilio Diana, fratello di Don Peppe Diana e Luigi Ciotti, presidente di Libera. Alla fine della presentazione tutti hanno potuto assaggiare le prime mozzarelle Dop prodotte dal caseificio di Don Peppino Diana.

 


Autore: Rocco Sessa

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