Milano, vita quotidiana senza fissa dimora


Pubblicato il 27.06.2013 in Eventi


Il fotografo Carlo Rotondo racconta attraverso le immagini la vita di alcuni degli oltre 13mila 'Senza fissa dimora' di Milano

 

 

Le interminabili code di fronte al Centro aiuto in via Aporti e le notti trascorse ammassati nei mezzanini della metropolitana, i momenti di svago nei corridoi del Centro Ortles e le giornate in strada, nelle biblioteche o sugli autobus, in attesa della riapertura dei dormitori.

Gli scatti di Carlo Rotondo, esposti fino al 4 agosto alla libreria Rizzoli in galleria Vittorio Emanuele II, portano alla luce storie di vita vera e di quotidiana disperazione: c'è il 50enne Angelo, che dopo il licenziamento si è separato dalla moglie e ha perso la casa, Antonio, senza lavoro perché malato di cuore. E poi Silvia, che è scappata da una comunità di recupero perché le sembrava di impazzire, e Marco, chef 33enne che conosce sette lingue. Il progetto di Rotondo si inserisce in un più ampio workshop fotografico dedicato alla crisi e promosso dal gruppo culturale Macao in collaborazione con Miciap, una web-zine dedicata alla città di Milano. 

 


Autore: Lucia Landoni