Un centro di prima accoglienza e assistenza per i minori stranieri non accompagnati che riunisca al suo interno tutti i servizi a loro dedicati.
E’ stato inaugurato in via Zendrini 15, nel quartiere Primaticcio, il centro servizi del Comune di Milano, che sarà aperto 24 ore su 24 sette giorni su sette con una doppia funzione: quella di comunità di prima accoglienza e quella di polo per lo svolgimento delle procedure previste dalla nuova legislazione in materia di immigrazione.
Nella struttura, infatti, sono messi a disposizione 12 posti letto che potranno ospitare altrettanti bambini e ragazzi in attesa del completamento dell’iter procedurale previsto dalla legge e della conseguente assegnazione di un posto nelle apposite comunità di seconda accoglienza. Per facilitare queste attività, in via Zendrini lavorerà un team di operatori specializzati – assistenti sociali, mediatori culturali, educatori e psicologi – che affiancheranno gli operatori addetti alle identificazioni e alle segnalazioni all’autorità giudiziaria per la nomina dei tutori volontari che, sempre in via Zendrini, verranno accompagnati nell’affrontare il loro delicato ruolo istituzionale.
L’obiettivo è di aiutare i ragazzi, spesso traumatizzati o vittime di abusi lungo il viaggio verso l’Europa, ad affrontare questo percorso più serenamente e, di conseguenza, di agevolare lo svolgimento delle operazioni previste dalla legge Zampa prima dell’avvio di un percorso di accoglienza più strutturale. Il centro servizi, 547 metri quadrati disposti su due piani con un giardino interno e un parco giochi adatto ai bambini, rappresenta il primo passo di un nuovo metodo di lavoro ricompositivo che richiederà la collaborazione di tutte le istituzioni e delle organizzazioni del privato sociale milanese: al suo interno lavoreranno operatori di Save the children e delle cooperative Farsi prossimo e Spazio aperto servizi, che hanno vinto un bando pubblico e gestiranno il centro in collaborazione con il Comune.
Nel 2018 il Comune di Milano ha accolto 673 minori stranieri non accompagnati, ospitandoli nelle comunità educative. Tra le nazionalità più rappresentate quella egiziana (227), albanese (60), kosovara (56), gambiana (50) e marocchina (33). Novità anche sul fronte dell’assistenza alle persone senza fissa dimora. Il Centro aiuto della Stazione Centrale (Casc) si sposta in via Sammartini 120, completamente rinnovato. Nella nuova struttura, dove nel periodo dell’emergenza degli sbarchi era allestito l’hub che aveva accolto migliaia di migranti, lavoreranno gli operatori che si occupano di fornire una prima assistenza ai clochard che chiedono ospitalità nelle strutture del territorio. Gli uffici saranno aperti dalle 9 alle 20 dal lunedì al venerdì e dalle 12 alle 20 il sabato e la domenica. Inoltre, è a disposizione dei cittadini il numero unico 0288447646, attivo 24 ore su 24 per segnalare le persone in difficoltà.
L’organizzazione degli spazi nella nuova struttura, messa a disposizione in comodato d’uso da Grandi Stazioni retail, porta con sé un diverso approccio alle problematiche di chi vive per strada: la sala di prima accoglienza messa a disposizione degli utenti passa dai 20 metri quadri della vecchia sede in via Ferrante Aporti 3 agli oltre 200 attuali. Si è scelto inoltre di non istallare nessun vetro separatorio, per favorire un rapporto più sereno con l’utente. Cambia anche la modalità di ascolto: chi si presenta agli sportelli verrà subito approcciato da un operatore che si occuperà di comprendere le sue necessità per indirizzarlo poi a un secondo colloquio più approfondito. Un doppio passaggio che garantirà procedure e risposte più veloci.
Il centro aiuto verrà successivamente dotato di una sala ristoro e di un angolo lettura per venire incontro alle esigenze dei senza dimora in sala d’attesa. Nei prossimi mesi, al termine della ristrutturazione che è ancora in corso per alcuni degli spazi, la struttura potrà ospitare anche sportelli dedicati a tematiche specifiche, per esempio uno sportello per l’orientamento legale, uno per i ritorni volontari assistiti e uno dell’INPS che con il progetto “INPS per tutti” intende raggiungere le persone più in difficoltà e indirizzarle verso le misure di sostegno al reddito più adatte a loro. Lo spazio verrà inoltre messo a disposizione per iniziative aperte al quartiere – feste, momenti di aggregazione, cineforum – con l’obiettivo di integrare il servizio con il contesto sociale in cui è inserito.