Il 38% delle richiedenti proviene dall’America Latina, il 30% dall’Africa, il 14% dall’Asia, l’11% dall’Europa dell’est. Prese in carico 3 richieste su 10. Solo il 3% non ha ancora restituito il credito.
Cresce il microcredito anche tra le donne immigrate. Le statistiche ci dicono che questo settore fino a qualche anno fa residuale tra le iniziative bancarie, sta crescendo di importanza. In particolare ci sono dei progetti specifici che stanno fornendo risultati molto interessanti. Uno dei progetti che riscuotono oggi maggiore successo ed interesse è quello lanciato dalla Compagnia San Paolo. Il primo bilancio delle iniziative di microcredito a favore delle donne immigrate in Italia è stato realizzato dalla Fondazione Risorsa Donna che ha presentato un rapporto dettagliato con tutte le cifre e le statistiche che spiegano l'andamento del progetto di microcredito. Dall"ottobre del 2003 a oggi sono state in tutto 258 le donne immigrate, provviste di regolare permesso di soggiorno, residenti in questo caso specifico a Roma e provincia, che hanno presentato domanda di accesso al microcredito sociale della Compagnia di San Paolo. Lo scopo delle donne che hanno chiesto il credito è quello di avviare attività autonome o quello di poter frequentare corsi di formazione finanalizzati all’impiego. È interessante analizzare i dati statistici sulla provenienza delle donne che hanno chiesto il credito alla Compagnia. Tra le 258 donne richiedenti, il 38% proviene dall’America del Sud, il 30% dall’Africa e il 14% dall’Asia. Il grosso dunque delle richiedenti ha una provenienza dall’America Latina e dall’Africa, con una percentuale minore relativa alle donne asitiche. Ancora più basse le provenienze dall’Europa dell’Est (11%), 4% dal Medio Oriente e solo 3% dall’Italia.
A guardare più da vicino queste percentuali ci si accorge che in fondo riflettono le presenze dell’immigrazione in Italia e la storia dei flussi migratori che negli ultimi anni hanno interessato il nostro paese. Sorprende forse la scarsa percentuale di donne provenienti dai paesi mediorientali che si avvicinano alla Compagnia San Paolo per avere accesso al microcredito. Molto interessante anche la parte del rapporto di Risorsa Donna che riguarda la composizione sociale delle immigrate che chiedono l’accesso al microcredito. La maggior parte di loro appartiene a classi sociali molto basse ed è spesso sotto il livello di povertà relativa. Da questo punto di vista risulta utile e perfino istruttivo andare a vedere i dati della cosiddetta "sofferenza bancaria”, ovvero quel dato che segna il grado di difficoltà di restituzione dei prestiti. Ebbene, pur essendo molto basso il livello sociale delle donne beneficiarie, dalla contabilità finanziaria della Compagnia San Paolo risulta che solamente il 3% delle donne che hanno beneficiato del microcredito non è riuscita a restituire il credito, mentre il 5% ha fatto registrare un ritardo nel pagamento delle rate. Altro dato interessante riguarda il motivo per cui si chiedono soldi in prestito. La maggior parte delle richieste riguarda l’intenzione di avviare attività di impresa. L’84% delle attività intraprese, si legge nel rapporto, sono vere e proprie “start up” di impresa.
Redattore Sociale