Messina, inaugurato i nuovi Help Center e centro diurno

Una ricerca dell’Osservatorio nazionale sul disagio nelle stazioni ha evidenziato che la stazione è frequentata da circa 80 persone. Radicchi: “Il centro va a coprire un vuoto che aveva la città”

Da oggi nella città di Messina sono attivi il nuovo Help Center e il Centro Diurno dedicato a tutti coloro che versano in situazioni di bisogno. L’inaugurazione, promossa dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali insieme alla Caritas diocesana di Messina Lipari S. Lucia del Mela e Ferrovie dello Stato Italiane, rappresenta l'evento di chiusura per il Sud dell'anno europeo del volontariato.

Il centro è stato realizzato attraverso il progetto “Un Cuore in Stazione”, promosso da Enel Cuore Onlus e Ferrovie dello Stato Italiane.
L’iniziativa si è svolta nel contesto delle manifestazioni organizzate - in occasione della chiusura dell’anno europeo del volontariato - dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali insieme al Cesv di Messina, all’Osservatorio nazionale sul disagio nelle stazioni (Onds) e alla Federazione italiana degli organismi per le persone senza fissa dimora. 
In occasione dell’inaugurazione è avvenuta anche la premiazione del concorso fotografico "Destinazione volontariato. Il treno unisce l'Italia che aiuta". 

Il centro è in grado di offrire accoglienza diurna, ascolto, counseling sui servizi socio-sanitari territoriali, cura igienica della persona, servizio di lavaggio, asciugatura e stiratura degli indumenti, deposito bagagli e documenti, progetti personali concordati di inclusione sociale. Si tratta di due complessi, uno ubicato dentro la stazione centrale e l’altro in una zona adiacente vicino al Giardino degli Ulivi.
Dentro la stazione, infatti, ci sono due locali: uno che fungerà da sportello dell’ Help center e un altro che sarà adibito a sala di prima accoglienza per i colloqui.
Adiacente alla stazione l’altro complesso che caratterizza, invece, il centro diurno è composto da una stanza di seconda accoglienza con una postazione internet, una stanza leaving dove si svolgeranno i laboratori creativi, una zona cucina, una stanza per la distribuzione del vestiario a cui si aggiunge una lavanderia e tre bagni con docce. Secondo gli standard previsti dall’osservatorio, per questo tipo di centro, gli operatori che vi lavoreranno saranno almeno sei.

Una ricerca dell’Onds ha evidenziato che la stazione è frequentata da circa 80 persone, 60 di queste hanno una casa ma vengono per avere del cibo, 20 sono i senza fissa dimora. A questi si aggiungono, in un numero variabile, gli immigrati che transitano temporaneamente in attesa di partire per il nord-Italia.
“Siamo contenti dei risultati che abbiamo raggiunto. Con l’Help center e il centro diurno di Messina possiamo ritenerci soddisfatti di avere colmato, infatti, un vuoto che esisteva nella città – riferisce Alessandro Radicchi, direttore dell’Osservatorio nazionale sul disagio nelle stazioni -. La scelta di Messina è avvenuta sulla base di un monitoraggio sulla stazione, iniziato nel 2008, dal quale abbiamo potuto fare una mappatura delle problematiche esistenti, delle risorse a disposizione e delle organizzazioni di volontariato presenti nel territorio. Auspichiamo che l’amministrazione comunale possa valorizzare questo importante luogo sociale”.
“La creazione del centro diurno rappresenta un’integrazione degli interventi inseriti nei progetti di recupero sociale già attivati sul territorio – scrive la caritas di Messina -. Il centro, infatti, sarà concepito, come una tregua dalla strada, con la finalità di creare i presupposti per un reinserimento nella compagine sociale”. (set)