Radicchi (Osservatorio nazionale sul disagio e la solidarietà): “Da dieci siamo passati a 23 posti per la degenza. Ma la cosa più difficile resta traghettare le persone nei centri, anche per la situazione delle strade, in molti tratti sono ancora ghiaccia
“A Termini abbiamo raddoppiato le forze sul centro Binario 95: da dieci siamo passati a 23 posti per la degenza. Ma la cosa più difficile resta traghettare le persone nei centri, anche per la situazione delle strade che in molti tratti sono ancora ghiacciate”. Lo afferma Alessandro Radicchi, direttore dell’Osservatorio nazionale sul disagio e la solidarietà. “Tentiamo di orientare queste persone ai servizi collaborando con la Caritas. Al Forlanini sono stati aggiunti dei posti, ma il problema è portare le persone lì. Stiamo utilizzando mezzi propri, le unità mobili e i pulmini messi a disposizione dal Comune. Ma siamo preoccupati anche per un nuovo calo delle temperature”. Radicchi ha poi smentito che la donna che ha perso la vita questa notte a Termini fosse una senza dimora. Si trattava invece di una passeggera della stazione colta da malore.
Anche Fabrizio Schedid, responsabile dell’Help center della stazione Termini conferma che la situazione è per ora sotto controllo, anche se ancora in evoluzione. “Abbiamo accolto i casi più difficili presso il nostro centro e da venerdì notte con l’unità mobile Youssam siamo andati in giro a recuperare le persone in strada - afferma -. Abbiamo aumentato i posti ma se dovesse esserci una nuova emergenza non ci poniamo limiti. Quello che stiamo facendo è anche fornire a queste persone indumenti più pesanti e coperte per affrontare il freddo. Stiamo lavorando per cerchi concentrici - aggiunge - fornendo assistenza prima a malati e anziani non autosufficienti e poi ai più giovani”.
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