Sono le principali novità della normativa regionale sui servizi alla persona, le cui modifiche sono state approvate a maggioranza dal Consiglio regionale.
Le modifiche introdotte dalla nuova legge riguardano controlli sulle aziende di servizi alla persona e sulle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali, interventi contro il disagio giovanile e a favore delle associazioni di promozione sociale. "Con questa legge - ha detto il relatore Alessandro Colucci (Fi) - c'è la volontà di intervenire concretamente a sostegno del disagio giovanile e delle povertà e di aggiornare il Piano socio sanitario con interventi tempestivi, sulla base delle reali esigenze di un settore così complesso e delicato".
Le novità - Tra le novità della legge c'è la creazione di un'unica Commissione di controllo, composta da tre membri nominati dalla Giunta regionale, due membri dell'Anci Lombardia e uno dell'Unione province lombarde per i controlli delle 14 Asp (Aziende di servizi alla persona). Inoltre, la normativa modificata riporta in capo alle Asl, anziché alla Regione, la potestà di firma per lo svincolo dei beni delle ex-Ipab dalla destinazione a servizi sociali, previo parere dell'assemblea distrettuale dei sindaci, istituisce strutture ad hoc per affrontare il problema del disagio giovanile e crea un Osservatorio regionale sull'esclusione sociale per monitorare il fenomeno della povertà in Lombardia. La legge introduce poi una disposizione per apportare modifiche annuali al Piano pluriennale socio-sanitario, qualora ritenute necessarie. Per favorire la formazione di nuove realtà associative di promozione sociale, poi, le associazioni, anche quelle di solidarietà familiare, potranno assumere lavoratori dipendenti o avvalersi di prestazioni di lavoro autonomo in casi di particolare necessità, anche ricorrendo a propri associati. Dalla legge sono esclusi i circoli cooperativi, le cooperative sociali e i loro consorzi.
"Le modifiche apportate al testo iniziale e illustrate in Aula dall'assessore Abelli sono il risultato della nostra battaglia in Consiglio regionale - ha dichiarato il consigliere regionale Ardemia Oriani (Ds) -. Ci riserviamo di riprendere un confronto molto serio in sede di discussione del Piano socio sanitario su questioni ad oggi non ancora risolte come le Residenze socio assistenziali e i servizi socio assistenziali sul territorio lombardo". L'assessore regionale alla Famiglia e solidarietà sociale, Giancarlo Abelli, ha accettato tre ordini del giorno con i quali il Consiglio invita la Giunta regionale"a predisporre uno specifico progetto di legge sulle associazioni di promozione sociale finalizzato a comprendere l'intera materia relativa al Terzo Settore" (prima firmataria Ardemia Oriani, Ds); "a sviluppare adeguate sinergie e corresponsabilità tra enti locali e organismi dell'associazionismo, del terzo settore e soggetti privati" (prima firmataria Ardemia Oriani, Ds) e "a porre specifica attenzione nella lettura dell'esclusione alle povertà delle famiglie deboli per reddito, per situazione sociale, per numero di componenti" (prima firmataria Mariagrazia Fabrizio, Margherita).