Nei locali messi a disposizione da Rete Ferroviaria Italiana un centro di ascolto e indirizzo per le persone disagiate. L’iniziativa rientra nel progetto “Un Cuore in Stazione” ideato da FSI e Enel Cuore Onlus
Da oggi nella stazione di Messina Centrale un Help Center e un centro diurno della Caritas.
L’Help Center rientra nel progetto "Un Cuore in stazione", ideato e realizzato da Enel Cuore Onlus e Ferrovie dello Stato Italiane per aiutare le persone senza fissa dimora che vivono in situazioni di indigenza nei pressi delle stazioni ferroviarie. L’Associazione Santa Maria della Strada, che è parte della Caritas, gestirà l’Help Center e il Centro Diurno.
I tre locali sono ubicati nel cosiddetto “Giardino degli Ulivi” e sono stati separati dal contesto della stazione attraverso porte a vetri e cancellate, per garantire la sicurezza degli utenti.
La vicinanza del Centro alla stazione, la facile individuazione da parte degli utenti, l’agevole accessibilità per i disabili, fornirà agli operatori del Centro uno strumento di immediata risoluzione dei casi più difficili. In particolar modo per le situazioni di disagio più annose e consolidate, infatti, l’allontanamento dal binario costituisce un evento difficile e traumatico, impensabile se non attraverso un percorso graduale, che troverà nel Centro Diurno il suo primo transitorio passo sul quale impostare il successivo itinerario di reinserimento sociale. Inoltre, risponderà all’esigenza di fornire alle persone bisognose che abitualmente transitano o sostano all’interno del complesso della stazione una valida e stimolante alternativa rispetto alla pensiline, ai binari o alla strada.
Offrirà accoglienza diurna, ascolto, counseling sui servizi socio-sanitari territoriali, cura igienica della persona, servizio di lavaggio, asciugatura e stiratura degli indumenti, deposito bagagli e documenti, progetti personali concordati di inclusione sociale.
Quello di Messina è uno degli 11 interventi previsti nell' ambito del progetto di solidarietà nazionale "Un cuore in stazione" ideato nel 2008 da Enel Cuore Onlus e Ferrovie dello Stato Italiane per portare sollievo alle persone senza fissa dimora. Il progetto prevede l'apertura o l'ampliamento di Centri di accoglienza, per assistere e accompagnare i soggetti svantaggiati in un processo di indirizzo e di reinserimento nel tessuto sociale.
Ferrovie dello Stato Italiane mette a disposizione immobili di proprietà, non più funzionali alle attività ferroviarie, nei pressi delle stazioni mentre Enel Cuore Onlus finanzia gli interventi di ristrutturazione dei locali e acquista le attrezzature e i materiali utili per le finalità del progetto. Le strutture - gestite dalle associazioni locali - andranno oltre l'ospitalità, indirizzando gli utenti nell'accesso alle strutture sociali e sanitarie del territorio, aiutandoli a richiedere i documenti e facilitando la ricerca di un impiego. Enel Cuore ha destinato a tutto il progetto un contributo pari a circa 3 milioni di euro Entro l’anno grazie a questo progetto saranno inaugurate le nuove sedi dei Centri di accoglienza di Firenze Santa Maria Novella, Torino Porta Nuova (Via Sacchi) e Melfi. La metodologia usata negli Help Center è centrata sul reinserimento sociale delle persone disagiate, un modello ormai diffuso nei 12 Centri aperti nelle principali stazioni italiane: Milano Centrale, Roma Termini, Firenze Santa Maria Novella, Genova Cornigliano, Bologna Centrale, Foggia, Napoli Centrale, Catania Centrale, Pescara Centrale, Chivasso, Rimini e Bari.
Questa modalità prevede l’impegno sinergico di tre soggetti: l’Impresa ferroviaria, l’Ente locale e il Terzo settore. La collaborazione – profit, no-profit e Pubblica Amministrazione - per la prima volta sperimentata da FSI è diventata un modello europeo. Grazie all’attenzione mostrata dalla Commissione Europea, questo modello dell’Help Center si sta replicando anche nella più grande stazione europea, la Gare du Nord di Parigi, nonché nella Gare de l’Est, nella stazione centrale di Bruxelles, di Varsavia e di Lussemburgo.
Tutti gli Help Center e i centri Diurni recentemente ristrutturati sono stati arredati gratuitamente da IKEA grazie ad un accordo nazionale firmato nel 2010.