L'Help Center di Pescara rilancia la sinergia in stazione


Pubblicato il 19.02.2014 in Rete Onds

COMUNICATO STAMPA - ASSOCIAZIONE ON THE ROAD ONLUS


PESCARA - La recente decisione di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) di procedere all’allontanamento di numerose persone senza dimora che pernottavano all’interno della Stazione Ferroviaria di Pescara, nel quadro di rendere effettiva la già decisa chiusura notturna della struttura, pongono delle riflessioni da mettere sul tavolo delle pubbliche istituzioni, di chi si occupa di sicurezza e gestione della stazione e delle organizzazioni no profit che vi operano.

Da svariati anni il concorso tra RFI, Polfer, Comune di Pescara e le Organizzazioni no profit come la nostra aveva creato una rete integrata ed un mix virtuoso di risposte rivolte alle persone senza dimora gravitanti nell’area della Stazione. E da qui crediamo che occorra ripartire per capire cosa non abbia funzionato (la decisione di RFI deve essere letta in questo senso) e cosa occorra rimettere in campo da parte di tutti gli attori coinvolti nel progetto di vivibilità collettiva dell’area urbana della Stazione Ferroviaria.

L’intervento in situ prevedeva l’attivazione di uno spazio adiacente alla Stazione (oggi progetto “Train de Vie” gestito dalla nostra Associazione On The Road Onlus) per avviare un centro diurno, un possibile dormitorio per circa 20 utenze/notte, un servizio docce, lavanderia, ed altre opportunità per la pronta emergenza.

Di fatto, nella sua fase implementativa e attraverso un fitto e necessario lavoro di rete territoriale (con Comune e Caritas in primis ed altre associazioni no profit locali) il Centro Polifunzionale Train de Vie viene dal 2010 indirizzato a coprire la mancanza di un spazio diurno che potesse dare risposte diversificate (accoglienza, animazione, laboratori creativi, servizi docce e lavanderia, offerte vestiti e risposte alle emergenze, segretariato sociale), essendo già attivi sul territorio da tempo servizi quali il Dormitorio e le Mense.

Oggi tale scelta si è rivelata vincente in quanto la frequenza diurna del centro “Train de Vie” da parte di persone senza dimora è costante ed assidua (tra le 60 e le 80 unità al giorno) e il nostro Centro è oggi uno dei nodi portanti dell’ONDS (Osservatorio Nazionale Disagio e Solidarietà nelle Stazioni).

Questi interventi hanno anche, di fatto, ridotto notevolmente la presenza nelle ore diurne di questo target all’interno della stazione.

Nei mesi scorsi, con la decisione comunicata da RFI di procedere alla chiusura notturna dello scalo, si era altresì definito un Piano di lavoro tra tutti gli attori sociali (messo in atto dalla nostra associazione insieme ad altre) per garantire un intervento di monitoraggio e di presenza in area stazione con le persone senza dimora per evitare situazioni di conflitto e di criticità nell’area (insicurezza, emarginazione, disagio sociale, deturpazione del patrimonio pubblico, ecc …).

Ora si tratta di capire da dove ripartire e cosa sia da rimettere in circuitazione per offrire un paniere di risposte concrete che permetta - attraverso interventi integrati che possano garantire i diritti dei viaggiatori della Stazione, dei cittadini che vivono nell’area e delle persone senza dimora - una accoglienza dignitosa e, vogliamo sperare, il rispetto del loro vissuto.

Va sottolineato, d’altronde, che il quadro generale è davvero preoccupante: è facile prevedere infatti che nei prossimi anni la povertà estrema aumenterà ancora (siamo passati dall'8% al 16% della popolazione italiana in 5 anni e un terzo delle famiglie italiane è a rischio povertà - dati Bankitalia) e che aumenteranno le persone in stato di completo abbandono che si riverseranno in ambiti quali le aree di scorrimento e flusso come le stazioni ferroviarie.

È fondamentale rispetto a ciò sottolineare come la Stazione Ferroviaria di Pescara sia il palcoscenico dove si manifesta il disagio estremo e le forme di marginalizzazione di tutta la Regione e oltre. Qui convergono tantissime persone dalle aree interne della Regione come dalla costa; ne consegue che la città e la sua stazione sono crocevia di flussi di persone caratterizzati da grande complessità strutturale.

Non può essere solo il Comune di Pescara a dover fronteggiare tale situazione ma le Istituzioni tutte, a partire dalla Regione, devono farsi carico delle problematiche in oggetto con un’ottica di sussidiarietà verticale.

E non possiamo aspettare sistematicamente nuove situazioni emergenziali per tornare a parlare delle criticità che abbiamo in area stazione, ma attivare da subito un’azione integrata che coinvolga gli attori pubblici come privati. Riteniamo altresì necessario operare uno sforzo sinergico che coordini le Organizzazioni no profit già coinvolte nella Stazione come anche altri attori da integrare nella rete (le Fondazioni bancarie, le imprese profit, la Camera di Commercio, e altre…) che possano dare un apporto all’intero progetto. In tal senso va anche sviluppata una programmazione economica da parte delle pubbliche istituzioni per offrire servizi sostenibili nell’area della Stazione (segnaliamo che On The Road ha gestito il centro “Train de Vie” fino ad oggi con rari e totalmente sottodimensionati contributi pubblici di natura episodica).

È necessario quindi che il territorio, tutto, articoli un intervento multi-agenzia che coniughi sicurezza e diritti, un territorio che implementi pratiche e politiche volte all’inclusione sociale.

Crediamo a tal fine sia importante implementare un Coordinamento Tecnico Permanente che ripianifichi il lavoro sociale e la sua azione di governance da rimettere in atto nell’area della Stazione Ferroviaria di Pescara Centrale: coordinamento di cui chiediamo la convocazione al Comune e a RFI che possa costituire lo spazio dove co-progettare interventi volti al miglioramento della vivibilità dell’area, un’area assolutamente nevralgica nel contesto urbano.


Pescara, 19 febbraio 2014

Associazione On The Road Onlus

 


Autore: On the road