Via libera del Consiglio dei Ministri alle Legge di stabilità: contro la povertà ci sarà un miliardo annuo nel 2017 e nel 2018. Con contributi anche dalle fondazioni bancarie
Seicento milioni nel 2016 - cifra destinata a salire nel 2017 e 2018 ad un miliardo annuo - e una legge delega collegata dedicata al contrasto alla povertà: c’è questo nella legge di stabilità approvata oggi dal Consiglio dei Ministri. A sottolinearlo in conferenza stampa è lo stesso presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che precisa come lo stanziamento sarà ulteriormente rafforzato, per tutti e tre gli anni, con la somma di 100 milioni grazie al contributo che arriverà dalle fondazioni di origine bancaria, in accordo con Comuni e terzo settore, con i quali è stato raggiunto un accordo in merito. Renzi non scende nei dettagli ma non rinuncia ad affermare che in particolare l’urgenza è quella dei minori in povertà, di fatto confermando le indicazioni emerse nei giorni scorsi. “Per il 2015 lo stanziamento è di 600 milioni, anche perché la legge delega andrà approvata e non sarà immediatamente operativa – spiega Renzi - mentre nel 2017 e nel 2018 lo stanziamento sarà di un miliardo”.
La previsione di una legge delega e lo stanziamento previsto segnalano certamente un cambio di passo rispetto alle misure finora adottate. Sarà il tempo a far capire se le promesse saranno poi effettivamente mantenute.
"È la prima misura organica contro la povertà" - sottolinea Renzi - "Per combattere la povertà non bastano, arrivo a dire, provocando, che non servono i sussidi, ma serve creare un sistema. La prima misura contro la povertà è naturalmente quella di creare ricchezza e lavoro, ma per chi vive in quella situazione c'è bisogno anche di un fondo". Un fondo che dunque varrà 700 milioni nel 2016 (600 dello Stato e 100 da fondazioni, comuni e terzo settore), e un miliardo e 100 milioni nel 2017 e poi nel 2018 (1 miliardo dello Stato e 100 milioni dalle fondazioni, enti locali e terzo settore).
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