Le associazioni cittadine contro gli sgomberi di irregolari e rom effettuati dal Comune di Bologna a Villa Salus e in via Roveretolo


Pubblicato il 28.09.2005 in News Sociale

Ieri, una trentina di rumeni clandestini, probabilmente arrivati quest’estate da Milano, sono stati prelevati da Villa Salus, dove occupavano l’ultimo piano (inagibile) dello stabile, e condotti in Questura dalle forze dell’ordine. Di questi, una donna è stata trattenuta in carcere perché in possesso di un precedente decreto d’espulsione, tre persone sono state condotte al centro di permanenza temporanea, altre due donne (con i figli a seguito) sono in attesa di una soluzione, due ragazzini sono stati inseriti in una comunità di accoglienza per minori, mentre agli altri rumeni è stato rilasciato un ordine di espulsione da eseguire entro cinque giorni, al termine del quale subentrerà l’arresto immediato.

“Sottolineiamo che si tratta prevalentemente di donne e bambini, lavoratrici in nero o mogli di lavoratori privi sì di un regolare permesso di soggiorno, ma certamente non privi di un lavoro schiavista – denunciano lo Scalo internazionale migranti, il Coordinamento migranti di Bologna, l’Unione sindacale italiana, i Cobas, le RdB, Rifondazione Comunista, i Verdi e le altre associazioni che si battono in difesa degli irregolari -. Se questa è la politica che l’amministrazione comunale prospetta per il nuovo anno, se la risposta al crescente numero di stranieri che rispondono alla domanda del mercato del lavoro si limita a sgomberi, reclusioni nei cpt ed espulsioni, siamo pronti a reagire con forza all’assenza o inefficacia di reali politiche di integrazione”. Da parte sua, l’amministrazione comunale fa sapere che, per evitare che in futuro si verifichino altre situazioni del genere a Villa Salus (che entro due anni dovrà comunque essere “svuotata” completamente), saranno intensificati i controlli. La vicesindaco con delega alle Politiche sociali, Adriana Scaramuzzino, ha poi criticato l’attuale gestione della portineria sociale del centro di accoglienza, ipotizzando un suo malfunzionamento, un lassismo o una disattenzione eccessivi.


Autore: Mt
Fonte: Redattore Sociale