Ma per una donna su due il lavoro è fondamentale per la soddisfazione personale. I dati presentati oggi al Convegno ''Donne e lavoro'' della fondazione Sodalitas.
Amano il lavoro ma fanno fatica a conciliarlo con la famiglia. È questa la situazione delle donne italiane fotografata dall'indagine di GFK Eurisko presentata oggi a Milano alla Fondazione Sodalitas. Il campione è composto da mille lavoratrici tra i 18 e 64 anni, assunte in imprese private con più di 10 dipendenti. Per il 54% delle intervistate il lavoro è molto importante, mentre solo per una ristretta minoranza, il 6%, ha un'importanza marginale. Lavorare è considerato "uno strumento di indipendenza" per l'87% delle intervistate (molto dal 57%, abbastanza dal 30% ndr), ma il 61% delle donne pensa che se una donna lavora a tempo pieno la vita familiare ne risente negativamente. La professione è comunque considerato uno strumento per aumentare la comprensione e la collaborazione tra partner. Solo il 7% ritiene molto soddisfacente il proprio trattamento economico e il 12% i ritmi di lavoro, mentre il 10% ritiene di avere poche possibilità di fare carriera. "Ci ha sorpreso la centralità che il lavoro riveste per le donne -ha detto Paolo Anselmi, vicedirettore di Eurisko e curatore dell'indagine- per tre donne su quattro il lavoro è fonte di soddisfazione. Nonstante i disagi e le difficoltà per molte donne la professione è qualcosa di irrinunciabile. Sono dati di cui le aziende devono tenere conto".
Il nodo da sciogliere, secondo lo studio, è proprio conciliare la vita familiare a quella lavorativa. Tre donne su quattro infatti dichiarano che fanno fatica a gestire vita privata e professione, problema "particolarmente serio" per il 45% delle donne che hanno figli e per il 51% tra i dirigenti e i quadri. Per il 40% l'impegno lavorativo è, inoltre, all'origine di problemi nel rapporto con i propri figli, un disagio che trova ulteriore accentuazione per le donne sole. Tuttavia in generale le donne che lavorano sono più soddisfatte della loro vita, rispetto alla media. Tra l'85% e il 95% di loro si dichiarano "contente nell'insieme", anche se il 57% è poco soddisfatta di risparmi, il 49% del tempo libero e il 43% del reddito. "Le donne chiedono più servizi di supporto alla famiglia, più flessibilità e migliore inserimento dopo la maternità", dice Paolo Anselmi. ll 24% vorrebbe per prima cosa maggior flessibilità (una sola risposta ammessa ndr), il 13% più contratti part time e il 9% più servizi per la cura dei figli e degli anziani. Tra i servizi per gestire i figli, le donne chiedono non solo gli asili (considerati molto o abbastanza utili dal 87% delle donne), ma ad esempio campi estivi (85%), sale di lettura nei luoghi di lavoro per figli in età scolare (80%) o servizi convenzionati di babysitting e supporto nello studio.
Redattore Sociale