''Replate'', un'associazione di San Francisco, lancia una campagna per ''sprecare meno cibo'' e invita la popolazione a lasciare i resti dei propri pasti sopra i bidoni dell'immondizia, affinché gli homeless possano raccoglierli.
INIZIATIVA dedicata agli homeless a San Francisco, dove l'organizzazione Replate sta sensibilizzando la popolazione ai loro problemi. L'idea è quella di lasciare gli avanzi del proprio cibo in cartoni, sacchetti o altri contenitori sopra i bidoni della spazzatura della città, in modo tale da consentire a queste persone di usufruirne agevolmente. L’organizzazione invita i visitatori del sito a scaricare la locandina dell’iniziativa e ad affiggerla per le vie della città in modo da diffonderla il più possibile. Lo slogan della campagna è “Potresti già essere un attivista”.
La proposta sembra condivisa dal sito “Yumsugar”, che ha lanciato un sondaggio intitolato “Il cibo avanzato va lasciato ai senzatetto?”. Su un totale di 294 voti, il 66 per cento ha risposto “sì”, l’8 per cento ha votato “no”, il 23 per cento “dipende”. Le ragioni del “no” sono legate ai problemi in termini di igiene e decoro che l'abbandono di cibo sbocconcellato potrebbe comportare, non solo alla città, ma agli stessi homeless. Insomma, in generale si tratta di “una buona idea, perché riduce lo spreco di cibo e la fame, ma resta il dubbio su alcuni aspetti della campagna”.
Ecco alcuni commenti espressi dai visitatori del sito "Yumsugar”: “Penso sia una buona idea ma il problema è che questo è un modo per far ammalare i senzatetto, che già non ricevono le cure sanitarie di cui hanno bisogno. Bisognerebbe trovare una maniera migliore e più ‘sana’ di aiutarli”. E ancora: “È una buona idea perché i senzatetto già frugano nella spazzatura, quindi trovare il cibo non mischiato agli altri rifiuti è meglio per loro”. Sulla stessa lunghezza d’onda: “Perché no? Tanto quel cibo andrebbe sprecato comunque, invece così potrebbe far felice qualcuno”. Un altro commento fa leva sulla dignità dei senzatetto: “Non vedo nulla di male nell’idea, ma credo che sia sbagliato lasciare gli avanzi in cima alla spazzatura. Il fatto che siano senza dimora, non significa che si possa portar via la loro dignità di esseri umani. Bisogna piuttosto prendere coscienza della loro dignità e poi dargli il cibo faccia a faccia”. Rincara la dose un altro commento: “Va bene donare il cibo, ma non è giusto dare gli scarti. Farlo significa trattare gli homeless come schiavi. Se gli diamo un pasto, questo deve andare bene per noi e per loro”. “Non credo sia questa la migliore soluzione – scrive un’altra visitatrice – bisogna considerare i germi, ma mi sembra una buona alternativa per le persone che normalmente frugano nella spazzatura per cercare il cibo. Non credo ci sia bisogno di una campagna informativa, chi è in cerca di cibo, sa come e dove trovarlo. Non c’è niente di così innovativo, è solo stata data una veste ‘ufficiale’ a qualcosa che si fa già”.
L’iniziativa, secondo i votanti, dovrebbe spingersi oltre: “Penso sia solo l’inizio di una buona idea, nel senso che ai senzatetto andrebbe donato cibo integro, non avanzi. Loro meritano le stesse cose che mangiamo noi. Io so che non mi piacerebbe mangiare qualcosa che è stata scartata da qualcun altro. Penso che si possa fare meglio di questo”. “Preferisco l’iniziativa di un gruppo di persone che a fine serata fa il giro dei ristoranti di New York per prendere il cibo avanzato e portarlo nei rifugi dei senzatetto”. Un’altra obiezione viene espressa così: “Mi è capitato di donare cibo ai senzatetto e di sentirmi rispondere che volevano soldi, non cibo”. E infine: "Ma poi come si fa a sapere se il cibo è rovinato o avvelenato?".
Redattore Sociale