''Dai poveri illegali all'illegalità della povertà'': a Firenze un convegno internazionale per rilanciare gli obiettivi del millennio e ribadire il diritto alla vita per tutta l'umanità.
L’unico obiettivo deve essere garantire il diritto umano alla vita per tutti gli abitanti del pianeta. Le strategie e le azioni che i governi e l’intera società civile possono mettere in campo per tutelare i diritti di cittadinanza saranno al centro del convegno internazionale “Dai poveri illegali, alla illegalità della povertà”, in programma a Firenze i prossimi 9 e 10 settembre a Palazzo Vecchio.
Alla vigilia della Marcia Perugia-Assisi, l’11 settembre, e in concomitanza con il lavori dell’assemblea dell’ “Onu dei popoli”, Firenze ospita due giorni di riflessione promossi dall’amministrazione comunale e dall’Università del Bene Comune con il patrocinio della Regione Toscana e della provincia in collaborazione con il Cesvot.
Ecco l’assunto di base, da cui partirà la riflessione: il mancato raggiungimento degli Obiettivi del Millennio viene giudicato da un certo numero di associazioni ed enti locali, fra cui la Città di Firenze che ha approvato un odg in tal senso, come il segno dell’abdicazione da parte della politica e della comunità internazionale rispetto alla concretizzazione del principio del diritto alla vita per tutta l’umanità. In questo senso, i governi e i rappresentanti della società civile devono incontrarsi per mettere la lotta alla povertà di nuovo al centro dell’agenda internazionale, proprio mentre le Nazioni Unite – dal 12 al 19 settembre – saranno impegnate nella seconda sessione speciale sullo stato di avanzamento degli Obiettivi del Millennio, formulati e proposti dalla Banca Mondiale già nel 1995.
La giornata di venerdì sarà organizzata in tre nuclei tematici: l’analisi della realtà che abbiamo di fronte (alla presenza di Massimo Toschi, assessore regionale alla cooperazione e al perdono, Giulietto Chiesa, Parlamentare Europeo - Fondazione Internazionale “Mikhail Gorbaciov”, Riccardo Petrella, Presidente Università del Bene Comune), la proposta (dichiarare illegale la povertà nel mondo, per un nuovo Contratto Sociale Mondiale a favore dell’Umanità, con i contributi tra gli altri di Vandana Shiva, Presidente Centro per la Scienza, Tecnologia, Politica, Don Vinicio Albanesi, Presidente della Comunità di Capodarco di Fermo) e l’azione (il ruolo centrale delle città e delle collettività locali, esperienze a livello locale ed internazionale di tutela dei diritti di base). Quest’ultima sezione raccoglierà contributi, voci ed esperienze nei vari ambiti su cui si declinano i diritti umani, a partire dal diritto all’acqua per arrivare al lavoro.
La giornata di sabato sarà dedicata ai lavori di gruppo per identificare proposte ed impegni da parte delle realtà locali ( i gruppi si concentreranno sul governo della comunità, dei beni e dei servizi comuni, sulla rete della città per l’illegalità della povertà e sulle azioni del territorio per i diritti di cittadinanza). A conclusione dei lavori sarà presentata e approvata la Dichiarazione di Firenze sull’illegalità della povertà. “Firenze si è sempre dimostrata sensibile a questi temi - ha ricordato il sindaco Lenoardo Domenici - possiamo e dobbiamo muoverci per incalzare soggetti istituzionali nazionali, europei e sovranazionali per ridefinire gli obiettivi di una lotta alla povertà che in molti casi ha mostrato i propri limiti”.
Redattore Sociale