La Manna: “Una sentenza che mette fine a una scellerata gestione dei controlli delle frontiere ”


Pubblicato il 24.02.2012 in News Sociale

La Corte europea dei diritti umani di Strasburgo ha condannato l'Italia per i respingimenti verso la Libia. 

Nel cosiddetto caso Hirsi, che riguardava 24 persone nel 2009, non è stato in particolare rispettato:

- l'articolo 3 della Convenzione sui diritti umani, quello sui trattamenti degradanti e la tortura; 

- l’articolo 13 della Convenzione che sancisce il diritto a un ricorso effettivo;

- l’articolo 4 del protocollo aggiuntivo n.4 che vieta le espulsioni collettive;

“Non possiamo che esprimere profonda soddisfazione per il riconoscimento dell’illegittimità di una pratica a suo tempo condannata unanimemente dalle principali ONG italiane e europee e che è già costata troppe vite umane”, afferma Giovanni La Manna, presidente del Centro Astalli.

“Speriamo che questa sentenza metta definitivamente la parola fine a una gestione dei controlli delle frontiere che calpesta sistematicamente il diritto d’asilo e che induca il Governo Italiano a un maggior senso di responsabilità anche nella stipula dei nuovi accordi con la Libia”.

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