Caritas, le email della disperazione. "In sei mesi raddoppiate le famiglie che si rivolgono a noi". Monsignor Feroci: "Veri Sos legati a problemi di sfratti e pagamento dell'affitto o mutuo"
La crisi si fa sempre più feroce. "Nei primi sei mesi le famiglie che hanno usufruito del nostro Emporio della solidarietà sono quasi raddoppiate rispetto allo stesso periodo del 2011: da 300 sono passate a 550", racconta, infatti, monsignor Enrico Feroci, direttore della Caritas diocesana di Roma. E Cartina di Tornasole di come sempre più romani abbiano difficoltà a tirare avanti sono anche l'email inviate, ogni giorno, all'organismo della Conferenza episcopale. Dei veri e propri Sos per lo più legati "a problemi di alloggio: sfratti, impossibilità di pagare l'affitto o le rate del mutuo", aggiunge Feroci.
Richieste d'aiuto inviate "nella maggior parte dei casi da persone "normali", che possiedono o hanno accesso a un computer. Negli ultimi mesi ci sono arrivate email disperate firmate da ragazzi, insegnanti, madri di famiglia".
Persone "normali" che abitano a Roma e nel suo hinterland con in comune la difficoltà di tirare avanti e che scrivono a nome della propria famiglia. Come Tiziana (il nome è di fantasia) che scrive: "Vi chiedo aiuto perché non so più come fare, ho delle bollette scadute, mensa scolastica e rate della banca da pagare e non ho i soldi neppure per fare la spesa. Mio marito non lavora da due mesi e ieri era il compleanno di mio figlio, ma non ho potuto fargli neppure una piccola torta...".
Un'emergenza alla quale la Caritas cerca di rispondere, per tutto agosto, anche con "REstate solidali" una serie di iniziative per chi vive nel disagio e non solo economico. Per questo l'organizzazione intensificherà le attività di assistenza. Secondo le stime saranno impegnati nelle iniziative 250 volontari, le strutture di accoglienza aperte saranno 36, 27mila pasti nelle mense sociali e18.500 pernottamenti per oltre 600 persone e 1.200 prestazioni sanitarie erogate.
"L'estate per molti romani è il sinonimo di sofferenza e solitudine - dice Enrico Feroci - accanto alle povertà che convivono nella Capitale durante tutto l'anno, nei mesi più caldi, si aggiunge il disagio di migliaia di famiglie e anziani ai quali, per le ferie, vengono a mancare anche i servizi di assistenza cui solitamente si rivolgono".
Ma per il direttore della Caritas "l'opera di carità della chiesa è solo un segno, ampiamente insufficiente, per il contrasto del disagio. È un modo però per indicare a tutti i cittadini che la prima e vera solidarietà è quella che ognuno di noi riesce a fare nel quotidiano, aprendo gli occhi e prestando attenzione a chi gli è più prossimo". E tra i servizi dell'organizzazione anche "le vacanze solidali" allo stabilimento balneare "L'Arca" di Ostia e dove ogni giorno sono ospitati anche 300 anziani.