La carta di soggiorno non serve più ai cittadini dell'Ue: soddisfatte le associazioni


Pubblicato il 10.04.2007 in News Sociale

Forti (Caritas): ''È un corretto e utile snellimento burocratico''. Soldini (Cgil): ''Bene, ma le novità arrivano con più di un anno di ritardo''.
 
Il superamento del rilascio della carta di soggiorno per i cittadini europei che si spostano da un paese all'altro all"interno dell’Europa è giudicata da tutte le associazioni un fatto positivo, uno snellimento burocratico che va nel senso della facilitazione alla mobilità in Europa. Altra cosa sono le regole per l’ingresso e il soggiorno dei cittadini extracomunitari. In Italia - su questi temi - è in arrivo la riforma della legge cosiddetta Bossi-Fini. Il testo elaborato dai ministri Amato e Ferrero avrebbe dovuto essere presentato al Consiglio dei Ministri prepasquale, ma poi l’appuntamento è stato rimandato. Domani il ministro Ferrero parteciperà a un convegno a Roma sull’immigrazione. Potrebbe essere la sede giusta per un aggiornamento sui tempi della nuova legge.

Per quanto riguarda le nuove regole amministrative per il soggiorno in tutti i paesi europei dei cittadini europei, Oliviero Forti, esperto di immigrazione della Caritas, giudica favorevolemente l’applicazione della direttiva europea che conserva più o meno le regole precedenti, eliminando comunque il rilascio del documento (la carta di soggiorno appunto). Da domani ci si potrà iscrivere direttamente all’anagrafe del comune che si scelga come residenza (vedi lancio precedente). "E’ un corretto e utile snellimento burocratico – commenta Forti – dobbiamo accogliere con favore tutti i provvedimenti che facilitano la mobilità e l’integrazione”.

Anche per Piero Soldini, responsabile della Cgil per l’immigrazione, le novità sul soggiorno dei cittadini europei sono positive, anche se arrivano con più di un anno di ritardo. La direttiva dell’Unione europea avrebbe infatti dovuto essere ratificata dall’Italia nel febbraio del 2006. In ogni caso è bene che finalmente vengano applicate quelle regole. Per quanto riguarda invece la modifica della Bossi-Fini, il sindacalista della Cgil si dice un po’ preoccupato perché – secondo gli annunci di Amato e Ferrero – la nuova legge sarebbe dovuta già essere sui blocchi di partenza. Sentiremo domani dal ministro per la Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero, le ultime novità.
 

 

Redattore Sociale


Autore: pan