Nei locali notturni della provincia di Arezzo alcol, cannabis e cocaina. I risultati del progetto “Happy night".
Vuole essere questo il messaggio lanciato ai giovani da "Happy Night", progetto di prevenzione all'uso di alcol e nuove droghe nei locali notturni i cui risultati sono stati presentati oggi ad Arezzo presso il Salone della Prefettura. L'iniziativa, che a partire dal 1999 ha portato avanti varie azioni, è promossa da Dipartimento delle Dipendenze dell'Azienda Usl 8 di Arezzo, in collaborazione con Provincia, Confcommercio, Prefettura, Centro Servizi Amministrativi e con il supporto del Cedostar (Centro Documentazione e Ricerca sul fenomeno delle dipendenze patologiche del Ser.T. di Arezzo). L'obiettivo del progetto è stato definire ed aumentare gli standard di qualità e di sicurezza nei locali frequentati dai giovani, e rendere gli operatori del settore capaci di conoscere le problematiche dovute ad assunzione di sostanze stupefacenti ed alcoliche, in modo da adoperarsi per ridurre i danni. Lo sviluppo complessivo del progetto, dall'avvio ad oggi, può essere ricondotto a tre fasi principali: una iniziale, che va dal 1999 al 2002, nella quale è stato stipulato il protocollo d'intesa tra i soggetti promotori e realizzato un corso di formazione rivolto al personale dei locali notturni della provincia, promosso dal Silb (Sindacato locali da ballo) Confcommercio, finanziato dalla provincia e organizzato con la collaborazione del Dipartimento Dipendenze della Asl. In una seconda fase (2003-2004), è stata realizzata sempre sul livello provinciale una ricerca-intervento nell'ambito del luoghi notturni e un corso di formazione specifica per alcune figure professionali delle discoteche particolarmente a contatto con il target giovanile. La ricerca è stata realizzata tramite questionario a risposte chiuse, e si è svolta nell'arco di tempo che va dal dicembre 2002 al settembre 2003 per un totale di dieci uscite in 9 locali dell'intera provincia. Per gli interventi nei locali delle diverse zone (Casentino, Valdichiana, Valdarno, Valtiberina) è stato coinvolto un referente del Ser.T. di zona che, in collaborazione con il gruppo di lavoro, ha gestito la realizzazione dell'intervento. Durante gli interventi nei locali sono stati contattati circa 2mila giovani e compilati 1201 questionari validi.
Ecco i principali elementi emersi dall'analisi dei risultati. I frequentatori dei locali notturni della provincia di Arezzo hanno un'età media di 20 anni ed è consistente anche la presenza dei minorenni, in prevalenza femmine. Più del 50% del campione è costituito da studenti, circa 1 su 3 è occupato, il 6% è disoccupato o non cerca lavoro nè studia. I giovani intervistati frequentano prevalentemente la discoteca, seguita dai pub e dai bar, specialmente nei giorni feriali, più occasionalmente il cinema, le feste e i concerti, mentre ai rave prende parte solo una minoranza dei giovani. Le sostanza più consumata è l'alcol, soprattutto con una frequenza settimanale, segue la cannabis con dei consumi in parte occasionali ed in parte più abitudinari, ampiamente distaccate si trovano tutte le altre sostanze, tra le quali la cocaina si dimostra essere la più consumata e con un uso in genere occasionale. Relativamente ai consumi emerge una maggiore vulnerabilità (tranne che per gli alcolici) fra coloro che non lavorano, che sono disoccupati e non cercano occupazione. Queste persone rivelano anche una più alta frequenza di problemi connessi all'uso di sostanze. Riguardo ai luoghi di consumo, tutti i contesti notturni sono indicati come ambienti in cui è presente l'alcol, soprattutto pub e discoteche, i luoghi di consumo di droga sono invece distribuiti sull'intero ventaglio dei luoghi inseriti nel questionario, compresa la scuola. (vedi lancio successivo)