Integrazione degli immigrati: tutti i progetti del ministero


Pubblicato il 21.12.2010 in News Sociale

La Direzione generale Immigrazione del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali presenta oggi tutte le azioni per l’integrazione della popolazione straniera elaborate a partire dal Piano per l’integrazione “Identità e incontro”.

L’occasione della presentazione del Piano integrato delle attività è il seminario “L’immigrazione tra lavoro e integrazione: scenari e prospettive” che si tiene a Roma, promosso dalla Direzione generale immigrazione del ministero del Lavoro e delle politiche sociali con il supporto dell’agenzia tecnica Italia Lavoro. A illustrare le attività il direttore generale dell’Immigrazione Natale Forlani. 
Sono tanti i settori di intervento per l’integrazione. Per il lavoro è previsto il reclutamento dei lavoratori nei paesi di origine con corsi di formazione pre-partenza, il reimpiego degli immigrati presenti in Italia e la prevenzione del lavoro sommerso, specialmente in Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. Con l’Oim è previsto anche un programma di rientro volontario. Per i corsi di lingua italiana il finanziamento previsto è di 6 milioni. I corsi di lingua saranno finalizzati a consentire ai cittadini extracomunitari che li hanno frequentati di acquisire, secondo le modalità previste dal citato decreto ministeriale del 4 giugno 2010, l’attestazione di un livello di conoscenza della lingua italiana non inferiore al quello A2, cui è subordinato il rilascio del permesso di soggiorno Ce per soggiornanti di lungo periodo.
Il portale dell’integrazione. Tra gli strumenti dell’integrazione il Piano del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali affida un ruolo centrale al “Portale dell’Integrazione” che si pone come obiettivo quello di monitorare le politiche, diffondere le buone pratiche e favorire l’accesso ai servizi. Il Portale rappresenterà una “mappa” istituzionale, interattiva e aggiornata. Il progetto coinvolge Isfol, Anci e Italia Lavoro. Sono previsti due finanziamenti per la realizzazione del  portale: 450 mila euro e 800 mila. Un ulteriore finanziamento di 3 milioni sarà dedicato invece alla sperimentazione a Milano, Roma e Prato. L’obiettivo è diffondere i risultati delle azioni realizzate dagli enti locali in materia di integrazione sociale degli immigrati e ogni altra informazione utile a facilitare i processi di inclusione sociale e partecipazione alla vita della comunità attraverso il Portale.

Il microcredito è una delle principali azioni contenute nel Piano integrato delle attività per gli immigrati. Lo strumento del microcredito stimola l’attività produttiva e la dignità dello straniero. A questo scopo sono previsti 2 progetti. Il primo sarà attuato dal Comitato nazionale permanente per il microcredito da gennaio a giugno 2011. Il finanziamento è di 450 mila euro. Il secondo progetto sarà attuato da Unioncamere, durerà 18 mesi e avrà un finanziamento di 800 mila euro. Gli obiettivi: favorire l’inserimento sociale ed economico di non meno di 400 immigrati che si trovano in condizione di disoccupazione di ritorno e sensibilizzare il sistema creditizio verso un cambiamento di approccio nella valutazione del merito creditizio delle imprese di cittadini immigrati.
I servizi alla persona. Il settore dei servizi alla persona presenta una particolare esposizione ai rischi del lavoro sommerso per gli immigrati. Per questo motivo il “Piano per l’integrazione” considera la qualificazione dei servizi alla persona una linea prioritaria per dare un’importante occasione di occupazione per gli immigrati regolari, in particolare le donne. A questo scopo il Piano integrato delle attività elaborato dalla Direzione generale del ministero del Lavoro prevede un finanziamento di 19.500.000 euro per 18 mesi. Il programma prevede di favorire la diffusione di un modello di servizi alla persona dedicato all’incontro tra domanda e offerta coinvolgendo in particolare il no profit per facilitare l’assistenza alle famiglie nel reperimento di personale competente e qualificato e nella gestione delle procedure amministrative legate al contratto di assunzione delle assistenti familiari.

Il piano prevede anche il recupero di beni delle pubbliche amministrazioni da destinare a alloggi e strutture di accoglienza temporanee. L’accesso alla casa è uno degli assi portanti su cui si basa il Piano. Saranno realizzate azioni per favorire l’accesso all’abitazione attraverso il recupero di beni immobili confiscati, di beni in disponibilità a diverso titolo delle pubbliche amministrazioni da destinare ad uso abitativo e da adibire a strutture di accoglienza, destinate ad ospitare gli immigrati temporaneamente impossibilitati a provvedere autonomamente alle proprie esigenze alloggiative. Queste azioni si pongono in linea di continuità con quanto già realizzato dal ministero fin dal 2001, sia nell’ambito del fondo per le politiche migratorie sia nell’ambito del fondo per l’inclusione sociale degli immigrati. I progetti in corso di realizzazione prevedono un finanziamento di 4 milioni per 18 mesi. Le risorse saranno così ripartite, sulla base della presenza immigrata nel territorio risultante dalle fonti Istat: alla Calabria 600 mila euro; Campania 1.400.000; Puglia 800 mila; Sicilia 1.200.000. Gli obiettivi: prevenire i fenomeni di marginalità abitativa e di discriminazione che precludono e ostacolano l’accesso all’abitazione degli immigrati; promozione di progetti sperimentali per l’acquisizione di alloggi attraverso forme di recupero, autorecupero o autocostruzione di unità immobiliari da destinare alla residenza; sostegno allo start-up delle attività di gestione delle strutture destinate agli immigrati.


Fonte: Redattore Sociale