“IntegRARsi – reti locali per l’integrazione dei richiedenti asilo e dei rifugiati”.


Pubblicato il 14.12.2005 in Eventi

Inquadrato nell'iniziativa comunitaria Equal, coinvolge l'Anci e altri 17 soggetti tra cui l'Oim, l'Arci e la Caritas.

La sede romana dell’Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci) ha ospitato la conferenza di lancio di “IntegRARsi – reti locali per l’integrazione dei richiedenti asilo e dei rifugiati”. Il progetto, collocato nel più ampio spettro dell’iniziativa comunitaria “Equal”, costituisce la seconda fase di “Integ.r.a.” in un continuum teso a impostare e sperimentare possibili percorsi e strumenti per l’integrazione sociale ed economica dei soggetti richiedenti asilo o rifugiati.

IntegRARsi, partito a luglio 2005, è una partnership di sviluppo in cui sono coinvolti 17 soggetti tra cui l’Organizzazione mondiale per le migrazioni (Oim), l’Arci, la Caritas e naturalmente l’Anci. Il numero dei partner si è dimezzato rispetto alla prima fase soprattutto perché, come racconta il presidente della Commissione integrazione dell’Anci Fabio Sturani, “il numero troppo elevato di realtà coinvolte (35 n.d.r.) da Integ.r.a., unito alla relativa inesperienza di alcune di queste sul tema dei rifugiati, aveva creato mille difficoltà nella fase di partenza del primo progetto”.

Daniela Di Capua, capoprogetto, spiega come “ogni partner ha compiti circoscritti e ben dettagliati, il tutto organizzato in una rete solida. L’essenza stessa di IntegRARsi è la sperimentazione di nuove idee e modelli con cui sostenere la progressiva integrazione socio-economica di coloro che si trovano in Europa per chiedere asilo o come rifugiati. In Italia finora sono stati coinvolti 1800 beneficiari diretti, a cui si aggiungono 300 operatori sociali ulteriormente formati in materia di rifugiati. Senza tralasciare i risultati quantitativi, il successo più grande che possiamo augurarci è però mettere in moto un processo di cambiamento, fornire nuove direzioni e nuovi strumenti a chi si occupa di rifugiati.”

Presente all’incontro Lucia Scarpitti, del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, che ha illustrato il quadro generale in cui è inserito il progetto. “Equal è davvero una grande opportunità. Finora ha mobilitato oltre 800 milioni di euro per 696 partnership di sviluppo in 25 paesi europei. Ma non è soltanto l’aspetto finanziario a costituire la forza dell’iniziativa. Sono soprattutto i contenuti ad essere innovativi: investire nella formazione degli operatori locali, insistere sulla importanza di condividere le esperienze comuni a livello transnazionale, favorire la partecipazione dei destinatari. Equal è un vero e proprio laboratorio di governance multilivello”.


Autore: Adriano Marzi
Fonte: Redattore Sociale