In Sicilia sono 228 i minori ancora presenti nei 31 istituti della regione


Pubblicato il 27.10.2006 in News Sociale

Il sottosegretario Donaggio: ''Dati confortanti, ma attendiamo che le regioni del Mezzogiorno si muovano’’. 400mila euro dallo Stato alla Sicilia per i progetti relativi all’affidamento familiare e alla creazione di case famiglie e case alloggio.

Il sottosegretario alla Solidarietà sociale Cecilia Donaggio a Palermo per fare  il punto della situazione in Sicilia sui percorsi dei minori che usciranno dagli istituti per accedere alle case famiglia.

In Sicilia sono 228 i minori ancora presenti nei 31 istituti siciliani e questo dato posiziona la Regione positivamente rispetto alle altre regioni del Mezzogiorno.

“Nel 2003 la Sicilia aveva 63 istituti, adesso ne ha 31. Questi dati siciliani possono considerarsi confortanti: vuol dire che la legge viene rispettata. Ci sono regioni come il Piemonte, la Val d’Aosta, il Trentino, il Veneto, la Liguria, l’Emilia Romagna dove gli istituti hanno già chiuso, adesso attendiamo fiduciosamente che si muovano le Regioni del Mezzogiorno”, ha detto il sottosegretario Donaggio.

I minori in istituto, secondo i dati Istat del 2005 (popolazione minorile pari a 1.042.193) sono così distribuiti: 87 a Palermo, 37 a Trapani, 23 a Messina, 15 a Catania, 15 a Ragusa, 19 a Siracusa, 8 da Agrigento, 12 a Caltanissetta e 12 a Enna.

Gli affidamenti familiari nella Regione sono cresciuti, passando da 207 nel 1999 a 1229 nel 2003.

“Dobbiamo cercare di favorire una situazione dove il bambino stia  dentro un sistema di affettività non soggettivato. Proprio per questo la mia proposta è quella di limitare l’affido ad un anno”, ha dichiarato in un suo intervento l’assessore regionale alla Famiglia, Paolo Colianni.

“Solidarietà. Minori dagli istituti alle case famiglia” questo è stato il tema affrontato stamane a Palazzo d’Orleans, sede del governo siciliano. All’incontro erano presenti anche il dirigente generale Salvo Taormina con gli assessori provinciali e comunali per la solidarietà sociale di Palermo, Catania e Messina ed i presidenti dei Tribunali dei Minori delle tre province siciliane.

Il 31 dicembre chiuderanno gli istituti di accoglienza per i minori (ex orfanotrofi), in applicazione della legge 149 del 2001. Per la sistemazione dei minori si apriranno i percorsi alternativi dell’affido o dell’inserimento in case famiglia e case alloggio.

400 mila euro sono stati dati dallo Stato alla Regione siciliana per l’incentivazione dei progetti relativi all’affidamento familiare e alla creazione di case famiglie e case alloggio dove inserire i minori.

Soldi che come dice l’assessore regionale alla Famiglia Paolo Colianni, “ancora non sono stati spesi ma che verranno utilizzati al più presto per le finalità per le quali sono stati destinati. Crediamo molto anche nella possibilità di creare modelli di sinergia territoriale importanti”.

“Tra gli obiettivi di prioritaria importanza sui quali ci batteremo ci sarà quello di ricomporre la condizione dei minori italiani a quelli dei minori stranieri non accompagnati. La mia fiducia, per il momento, è riposta nel lavoro che saprà portare avanti la commissione bicamerale sull’Infanzia che ieri è stata formata.Un chiaro esempio di come maggioranza e opposizione sappiamo dialogare sui temi sociali di primaria importanza”, ha affermato il sottosegretario Dosaggio.

 

Redattore Sociale


Autore: Set