In arrivo altri 3 milioni e 360 mila euro per il volontariato


Pubblicato il 30.08.2005 in News Sociale

Per continuare a sostenere progetti e attività del volontariato dell'Emilia-Romagna in arrivo oltre 3 milioni di euro. Saranno ripartiti tra i nove Csv.

Le risorse sono state deliberate, nelle scorse settimane, dal Comitato di gestione del fondo speciale per il volontariato dell’Emilia-Romagna e saranno ripartite tra i nove Centri servizio per il volontariato delle province della regione in base a quanto progettato. Al volontariato della provincia di Bologna sono state assegnate, per il prossimo biennio, risorse per 2.095.780 euro, a Piacenza per 1.072.150, a Parma per 1.396.700 euro, a Reggio Emilia per 1.218.920, a Modena per 1.642.600 euro, a Ferrara per 1.133.110, a Ravenna per 1.177.200 euro, a Forlì–Cesena per 1.267.130 e a Rimini per 996.370 euro. Con questa seconda erogazione si raggiunge quasi il 60% dei 12 milioni di euro a disposizione, per i due anni 2005-2006, del volontariato emiliano-romagnolo, dove sono circa 2.300 le associazioni impegnate in una svariata gamma di attività. I finanziamenti si riferiscono, in base alla legge 266 del 1991, al Fondo realizzato con l’accantonamento di parte degli utili delle Fondazioni bancarie nell’esercizio 2001 e 2002.

“Superate le ‘turbolenze’ di questi ultimi mesi – spiega Giovanni Bursi, presidente del Comitato di gestione del fondo speciale dell’Emilia-Romagna – prosegue l’attività di sostegno al volontariato”.

Le polemiche avevano riguardato l’annunciato taglio delle risorse ai Centri di servizi per il volontariato, inserito nel disegno di legge 5736 sulla competitività, a favore dei Comitati di gestione. Ma tale taglio non si è avuto: l’articolo 26 del ddl che inseriva la modifica è stato soppresso da un emendamento in sede di approvazione del disegno. La scelta del Governo di utilizzare un decreto per andare a modificare la legge quadro sul volontariato aveva immediatamente suscitato la reazione delle associazioni. “Tuttavia questi fatti – prosegue Bursi – aprono uno scenario complesso sul futuro del volontariato che il Comitato di gestione auspica possa essere affrontato attraverso il dialogo tra i soggetti coinvolti. Infatti, è solo aumentando la qualità del confronto tra il volontariato, le istituzioni pubbliche e le fondazioni bancarie che sarà possibile definire un modello condiviso di sostegno al volontariato in grado di farlo crescere e prosperare”.

 

Redattore Sociale


Autore: Mt